20 maggio 2018

CHIARIMENTI SU “SCHERMA E ARBITRAGGIO” del 12 maggio 2018.


Si sono svolti i Campionati Italiani del Gran Premio Giovanissimi a Riccione e sono corse rapidamente voci e deduzioni sul mio articolo circa l’arbitraggio del 12 maggio 2018. In particolare l’attenzione di molti si è soffermata su una frase (riporto una frase che ha fatto storcere il naso agli) ritenuta offensiva per gli arbitri e che vi riporto qui sotto per esteso:
“Mi preme concludere dicendo che la classe arbitrale italiana è all’avanguardia, ma, sempre a detta delle solite voci, che mi tocca selezionare per forza di cose, ve ne sono alcuni che sono prezzolati, che si vendono per piatti di lenticchie, e certe volte anche meno, cosa che dal celebre Byron Moreno a oggi si ripete con una certa costanza, ma che io personalmente ancora stento a credere. Non posso far altro che incoraggiare gli onesti e desistere gli altri, sperando che la Federazione sappia regolare il movimento in maniera adeguata.”.
È importante che io chiarisca in maniera inequivocabile il mio pensiero in quanto non è mia usanza mancare di rispetto a chicchessia e nella fattispecie men che meno alla classe arbitrale, anzi, chi mi conosce può testimoniare che ho sempre avuto un contegno riguardoso verso tutti, nel rispetto dei ruoli che vengono ricoperti nella società civile e ovviamente anche nella scherma.
L’intero paragrafo dell’articolo che ho riportato in calce va letto in tutta la sua interezza, e il senso che volevo esprimere è il seguente:
“Mi preme concludere dicendo che la classe arbitrale italiana è all’avanguardia, ma, sempre a detta delle solite voci –  [omissis ndr] – ve ne sono alcuni che sono prezzolati, che si vendono per piatti di lenticchie – [omissis ndr] – ma che io personalmente ancora stento a credere [cioè che io non credo che esistano]. Non posso far altro che incoraggiare gli onesti – [arbitri, a continuare a essere tali, cioè onesti ndr] – e desistere gli altri – [cioè chi li calunnia], sperando che la Federazione sappia regolare il movimento in maniera adeguata.[cioè, sia capace di tutelare il movimento].
Spero non me ne vorrete, se per chiarire ho eliminato dal fraseggio originale gli incisi letterari che nella prima versione servivano solo a fare da contrappeso all’incipit calcistico e ad arricchire la lettura con reminiscenze note a tutti, ma che nulla hanno a che vedere con la classe arbitrale schermistica.
Il chiarimento era dovuto nel rispetto dei ruoli e della mia opinione che sia ben chiaro ha un solo scopo, quello di migliorare sempre di più l’attività sportiva che pratico nell’interesse di tutto il movimento schermistico che io amo.
Purtroppo, talvolta gli interventi come il mio vengono letti con il pregiudizio che induce il lettore a credere che sia un attacco polemico o, peggio, offensivo nei confronti del sistema o di persone in particolare. Se si svuotasse la mente da inutili preconcetti e si leggessero le parole per come sono esattamente scritte, sono certo che si riuscirebbe a cogliere il reale messaggio che intendono offrire e cioè che la Federazione ha il dovere ascoltare quello che la base pensa e agire di conseguenza.
Infatti, se esistesse anche una sola persona che pensa che gli arbitri siano in qualche modo “influenzabili” il rimedio non è punire il malpensante, ma adoperarsi affinché la classe arbitrale non dia mai adito al ben che minimo sospetto su di sé. Soltanto così la Federazione potrà tutelare il movimento, cioè sé  stessa e i propri membri, a vantaggio di tutti.
Parallelamente, visto che aprivo con metafore calcistiche, mi preme concludere dicendo che non credo che la FIGC si sia mai preoccupata di deferire chi insulta gli arbitri, quanto piuttosto di rafforzare la classe arbitrale fino a renderla un organismo autonomo e perciò protetto e per certi versi inattaccabile, nel rispetto dei ruoli, con le regole dovute e definite assieme a tutto il movimento schermistico con l’aiuto delle figure dei suoi rappresentanti.
Perciò alla fine di questa schermaglia linguistica, mi sia concesso di salutare il compagno d’arme che mi legge, unito alla stretta di mano, pronto per un nuovo e sempre leale assalto.
Fabrizio Orsini

51 commenti:

  1. Questo chiarimento mi richiama, per converso, una frase rivoltami dal consigliere Salvatore Lauria nel corso di una breve conversazione che si è svolta venerdì tra me, lui ed Ezio Rinaldi.
    La frase è questa: “si metta in testa che il potere ha sempre ragione, lo diceva Andreotti!”
    Ora, a parte il fatto che l’abusata frase di Andreotti è, semmai, “il potere logora chi non ce l’ha” - (che alle mie orecchie ha sempre suonato come: “ho paura della ragionevolezza di chi mi si oppone e quindi provo a farla passare agli occhi del mondo come invidia del potere”, laddove l’unica cosa che logora veramente è perdere il potere dopo averlo troppo amato) -, non è ammissibile che chicchessia, meno che mai un consigliere federale, chiami “potere” l’adempimento di un dovere assunto nei confronti degli associati e della legge.
    Ciò che mi sembra abbia dimenticato chi pronuncia una simile, inaccettabile, frase è che il Consiglio federale, al pari di qualunque organo sociale di un’associazione privata, è soltanto un organo gravato della responsabilità e del dovere di amministrare, in maniera ineccepibile e conforme ad ogni obbligo di legge, la federazione.
    Mi piacerebbe che il Consiglio Federale prendesse ufficialmente ed espressamente le distanze da una simile infelicissima affermazione, ma potrei accontentarmi di un comportamento “di fatto” che contraddicesse lo spirito di questa frase.
    La perfezione rimane sempre una speranza, e a volte dobbiamo temporaneamente accontentarci di una imperfetta forma di democrazia, ma il mio breve soggiorno a Riccione mi ha definitivamente confermato che nel “mondo della scherma” si alternano luci ed ombre e, provando e riprovando, si trova anche chi ha il coraggio di provare, quantomeno, ad ascoltare con garbo e competenza.
    Paola Puglisi

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  2. Ma Lauria non è uno dei decaduti riabilitato dal videofacebookcronista FIS Magni?

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  3. Caro Ezio si profilano tempi duri per chi pensa di continuare a nutrirsi di potere. Se Di Maio e Salvini formeranno il Governo il possibile candidato al Ministero dello Sport potrebbe essere l’On. Simone Valente,che dovrebbe mettere mano ai conti del CONI. Nelle più alte sfere si è già fatto il suo nome. Se così fosse in molti potrebbero iniziare a fare le valigie. L’On. Valente ricorderà di certo anche la storia dello statuto taroccato (dato che né aveva sollevato il caso in Parlamento), e qualcuno probabilmente non ne uscirebbe più indenne.

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  4. Ciò che maggiormente stupisce è che tale frase sia stata pronunciata da un sindacalista (credo lo sia ancora) di area sinistra, prima ancora che dal Consigliere federale, il quale dovrebbe avere tra le sue principali peculiarità la difesa del lavoratore e la garanzia che per quest’ultimo siano rispettate le leggi sul lavoro e la democrazia interna all’area lavorativa.
    Secondo l’assioma del Consigliere potremmo, quindi, affermare che tutti i provvedimenti assunti dai vari regimi totalitari siano appropriati (persecuzioni, guerre, leggi raziali, etc, etc.) e che trovarono giustificazione nel fatto che “il potere ha sempre ragione”.
    Nella considerazione che ogni cittadino ha libertà di pensiero e parola, per cui anche il consigliere federale ha diritto ad esprimere la propria opinione, mi domando se esternazioni di questo genere facciano bene all’immagine del movimento e siano garanzia di democrazia. E’ su questo che deve riflettere l’affiliato ed il tesserato.
    Nella mia quasi quarantennale presenza nel mondo sportivo e della scherma in particolare non mi era mai capitato di sentire frasi del genere, me ne dispiaccio ma al tempo stesso mi piace urlare VIVA LA LIBERTA’, VIVA LA DEMOCRAZIA

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  5. Complimenti!!!!!!!!
    Una frase che denota che la completa assenza di valori.
    Mi parrebbe di sentire il Marchese del Grillo quando diceva: "Io so' io e voi nun siete un ca..."

    Forse, anzi sicuramente, costui ha dimenticato che il suo ruolo comporta il rendere un servizio e non esercitare un potere.

    Rinnovo i miei complimenti all'autore della frase, a chi gli consente di mantenere ancora il suo "scranno" e, infine, a chi vorrà votarlo nuovamente.

    Meditate, gente, meditate.

    Gaspare Fardella

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  6. VOGLIAMO L'ASSEMBLEA PER LE MODIFICHE ALLO STATUTO FEDERALE

    Caro Ezio Rinaldi, ha ragione Gaspare Fardella.

    Le frasi del Consigliere federale, se vere, denotano la completa assenza di valori in questa dirigenza federale e pongono riflessioni sulle modalità di selezione del rappresentante dei tecnici.

    Ma si profilano tempi durissimi per i Marchesi del Grillo federali.

    Palazzo Chigi ha stoppato la riforma dello Sport: la farà il nuovo governo.

    Sono stati congelati i “principi” voluti da Malagò per il riordino delle Federazioni in mano ai potentati e della giustizia interna.

    Così scrive Il Fatto Quotidiano di oggi.

    La legge di riforma dei mandati elettorali prescinde dai "principi" e le Federazioni dovranno sempre andare in Assemblea.

    Nella scherma l'Assemblea federale tornerà finalmente ad essere il luogo di discussione e di democratica formazione della volontà.

    Nell'Assemblea si potranno proporre, discutere, migliorare le proposte formulate e deliberare nel rispetto delle regole di un nuovo Statuto.

    Facciamo in modo che l'Assemblea sprigioni il suo potere e i presidenti societari e i rappresentanti del popolo della scherma non siano soltanto una sterile presenza muta, e perciò incapace di comprendere.

    Da giorni circola tra i presidenti delle società una richiesta di convocazione dell'Assemblea federale per le modifiche dello Statuto.

    VOTATE PER L'ASSEMBLEA, RAPPRESENTANTI DEL POPOLO DELLA SCHERMA, VOTATE.

    Filippo Buonarroti

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    1. Caro Filippo Buonarroti, tu affermi che "Il Fatto Quotidiano" riporti la notizia secondo la quale Palazzo Chigi abbia stoppato la riforma dello sport, in quanto la farà il prossimo governo. Al momento non sono riuscito a trovare traccia di siffatta news: potresti darci indicazioni più precise. Probabilmente non sono stato capace di leggere attentamente il quotidiano, ma se così non fosse, devo ritenere quanto da te riportato una falsa notizia?

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    2. https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/stop-alla-riforma-dello-sport-la-fara-il-nuovo-governo/

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  7. Rido, con il nuovo governo giallo verde prevedo tempi durissimi per i federali: ricordo l’Interrogazione a risposta in Commissione di SIMONE VALENTE, COLONNESE, SIBILIA e SILVIA GIORDANO. — Al Ministro per lo sport. I parlamentari fecero presente che in data 22 gennaio 2017, la FIS “ha assunto una delibera di approvazione di un nuovo Regolamento federale, attuativo del proprio statuto, col quale ha ridefinito le proprie attività in materia di rilascio dei diplomi e ha indetto un bando per sessioni di esami; con tale modifica del regolamento attuativo del « Sistema Nazionale di Qualifica dei Tecnici Sportivi » definito SNaQ, la federazione ha eliminato le esclusive prerogative al rilascio di titoli e diplomi da parte dell’Accademia; inoltre, emerge come il bando della federazione, nella sua prima formulazione, avrebbe addirittura riportato impropriamente il logo dell’Accademia pur non avendo dalla stessa ricevuto espressa autorizzazione; tali atti federali sarebbero stati assunti dalla federazione senza il preventivo assenso del Coni e senza l’approvazione della Giunta nazionale del Coni, prevista dal legislatore per i regolamenti federali attuativi degli statuti”. Intanto, i federali hanno bandito per giugno nuovi esami da maestro di scherma sulla base del regolamento attaccato nell’Interrogazione di SIMONE VALENTE. Sono curioso di vedere le risposte che i federali daranno al nuovo governo giallo verde.

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    1. C'è da chiedersi come mai da un articolo sulle problematiche dell'arbitraggio si passi a parlare dell'Accademia di Napoli. Evidentemente c'è in qualcuno molta frustrazione cui dar sfogo.
      A proposito di stemmi e loghi, nel bando tutt'ora vigente dell'ANS c'è scritto che nelle commissioni di esame devono essere presenti il Presidente Federale e quello dell'AIMS o loro delegati. Avviene veramente così oppure guarda caso l'ANS indice i suoi esami nelle stesse date di quelli FIS per non dover sottostare a una norma da essa stessa voluta nel proprio bando? Che ne è della regolarità degli esami ANS? Riuscirà l'onorevole Valente nell'impresa di riabilitare un ente che si è screditato a tal punto da contraddire se stesso?

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    2. C'è da chiedersi come mai il suo commento sia così privo di fondamento giuridico.
      Nel bando tutt'ora vigente dell'ANS non c'è scritto che senza il Presidente Federale e quello dell'AIMS o loro delegati non si possano fare gli esami. Per sua migliore lettura.
      BANDO ANS
      Settimo. Articolo (Composizione della Commissione)
      1. La Commissione esaminatrice è così composta:
      A. Il Presidente dell’Accademia Nazionale di Scherma o un suo delegato;
      B. Il Presidente della FIS o un suo delegato;
      C. Il Presidente dell’AIMS o un suo delegato;
      D. Almeno un membro socio dell’Accademia Nazionale di Scherma;
      E. Almeno tre Maestri di Scherma;
      F. Esperti per le materie generali di cui uno in rappresentanza della Scuola dello Sport;
      2. La Commissione è regolarmente costituita con la presenza di almeno il 60% dei membri designati.
      3. In caso di necessità il Presidente della Commissione può articolare la stessa in sottocommissioni.
      (composizione minima un presidente, un socio ANS e due Maestri di Scherma).

      L'onorevole Valente non deve riabilitare l'ANS semmai deve portare legalità in una Federazione che ne ha molto bisogno.

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    3. Ma suvvia, la sua risposta non solo è priva di fondamento giuridico, ma di qualunque fondamento di buon senso. Il 60% si calcola su chi è stato DESIGNATO (leggasi invitato). C'è anche scritto. Ora se il Presidente ANS e AIMS vengono designati e rifiutano la convocazione, Lei potrebbe aver ragione, ma se non vengono designati, l'esame è giuridicamente non valido senza ombra di dubbio. Legga a comprova anche l'art. 39 comma 2 dello Statuto ANS, che non lascia spazio a dubbi in proposito.

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  8. SPORTS and RELIGIONS

    Pensando al Gpg potrei dire che la geniale trovata del 2018 siano le 3S: SCARSO,SCHERMA & SANTI

    PREFETTO DEL IV PILASTRO

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    1. Ciao legge 8 del 2018, Rinaldi ti ringrazia per la norma transitoria, Scarso non potrà ricandidarsi.
      Non ho la presunzione di saper interpretare le leggi e gli statuti come Magni però la norma transitoria è molto chiara.
      Per quanto riguarda i limiti ai mandati,purtroppo per Scarso non possiamo aiutarlo percio' spazio agli altri e grazie di essere stato nostro presidente.
      Buona giornata.

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    2. Hai ragione.

      Treccani ► raggiùngere (ant. raggiùgnere) v. tr. [der. di giungere, col pref. ra-] (coniug. come giungere). = arrivare fino a un determinato livello

      Treccani ► superare v. tr. [dal lat. superare, der. di super «sopra»; propr. «essere al di sopra»] (io sùpero, ecc.). – essere di misura maggiore

      Il Presidente F.I.S. Giorgio Scarso ha raggiunto il limite dei tre mandati con l'elezione a Presidente F.I.S. per il quadriennio 2009-2012

      Il Presidente F.I.S. Giorgio Scarso ha superato il limite dei tre mandati con l'elezione a Presidente F.I.S. per il quadriennio 2013-2016

      Il Presidente F.I.S. Giorgio Scarso non si potrà candidare né a Presidente né a Consigliere F.I.S. né come membro degli organi direttivi territoriali F.I.S. per il quadriennio 2021-2024

      Il Vice Presidente F.I.S. Paolo Azzi ha raggiunto il limite dei tre mandati con l'elezione nel Consiglio F.I.S. per il quadriennio 2013-2016

      Il Vice Presidente F.I.S. Paolo Azzi ha superato il limite dei tre mandati con l'elezione nel Consiglio F.I.S. per il quadriennio 2017-2020

      Il Vice Presidente F.I.S. Paolo Azzi non si potrà candidare né a Presidente né a Consigliere F.I.S. né come membro degli organi direttivi territoriali F.I.S. per il quadriennio 2021-2024

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    3. Ma che dici? I presidenti e i membri degli organi direttivi nazionali e territoriali delle federazioni sportive nazionali, delle discipline sportive associate e degli enti di promozione sportiva che sono in carica alla data di entrata in vigore della presente legge e che hanno gia' raggiunto il limite di cui all'articolo 16, comma 2, secondo periodo, del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242, come sostituito dall'articolo 2 della presente legge, possono svolgere, se eletti, un ulteriore mandato. Nel caso di cui al periodo precedente, il presidente uscente candidato e' confermato qualora raggiunga una maggioranza non inferiore al 55 per cento dei votanti.

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    4. Sono un elettore del MoVimento 5 Stelle e rispondo all'anonimo delle 14:01. La norma transitoria va letta bene poiche' possono ricandidarsi i presidenti e i membri che hanno gia' raggiunto il limite non quelli che hanno gia' superato il limite. Un'altra interpretazione sarebbe contraria allo spirito della legge: anche al Cio sono tre i mandati.
      Da elettore MoVimento 5 Stelle sono certo che il gia' capogruppo Simone Valente non fara' sconti a Giorgio Sarso ne' a Paolo Azzi ma a nessun oligarca.

      #IoSostengoRousseau

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    5. Che differenza c'è tra già raggiunto e già superato il limite?

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    6. Che domanda? Che differenza c'è tra raggiunto e già superato il tabellone di eliminazione diretta nei 32? Chiedilo a Valentina De Costanzo al termine dell'ultimo Grand Prix FIE di fioretto femminile di Shanghai se è uguale aver raggiunto i 32 o aver superato i 32.

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    7. Che differenza c'è tra già raggiunto e già superato il limite?
      nessuna per gli autori dei refusi non sostanziali
      https://www.youtube.com/watch?v=fa3a50pLmu8

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    8. In termini di retroattività di una Legge non mi pare che ci sia molta differenza tra raggiunto e superato. Perché ove non diversamente ed esplicitamente espresso dal Legislatore la condizione di raggiunto limite pone in uno stato di superamento del limite o, al contrario, il superamento che sia di uno o di due o di ventuno mandati all'entrata in vigore della norma, pone nello stato di raggiunto limite. Però non ho letto il testo di legge quindi non saprei dire se il Legislatore in questo caso sia stato esplicito o meno nel fare tale distinzione tra raggiunto e superato.

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  9. Fabrizio Orsini scrive di arbitraggio ma non solo; egli auspica che la Fis possa tutelare il movimento, cioè sé stessa e i propri membri, a vantaggio di tutti.
    La tutela del movimento non può prescindere dal principio di legalità.
    Il principio di legalità afferma che tutti gli organi federali sono tenuti ad agire secondo la legge. Tale principio ammette che il potere venga esercitato in modo discrezionale, ma non in modo arbitrario.
    Il sindacalista e rappresentante dei tecnici in consiglio Fis Salvatore Lauria questo dovrebbe saperlo.
    Il sindacato vive nel rispetto di un “codice etico” e il codice etico rimanda inesorabilmente all’antica e complessa problematica della morale ovvero dell’esistenza, o meno, di principi universali cui riferirsi.
    Nel caso del sindacato come in quello della Fis questi principi sono rinvenibili nei valori su cui si sono fondate queste organizzazioni e sviluppati questi movimenti organizzati.
    Il potere deve essere esercitato con discrezione ma non con arbitrio.
    Nel codice di comportamento sportivo del Coni e della Fis sono sanciti diversi principi.
    Il principio di imparzialità richiede a tutti i soggetti dell'ordinamento sportivo di operare con imparzialità ed evitare disparità di trattamento nei confronti dei soggetti con cui hanno rapporti in funzione dell'attività che svolgono nell'ambito sportivo.
    Il principio di prevenzione dei conflitti di interessi richiede che tutti i soggetti dell'ordinamento sportivo sono tenuti a prevenire situazioni, anche solo apparenti, di conflitto con l'interesse sportivo, in cui vengano coinvolti interessi personali o di persone ad essi collegate.
    Il sindacalista e rappresentante dei tecnici in consiglio federale Salvatore Lauria questo dovrebbe saperlo.
    Allora pubblicamente gli contesto di aver approvato in Consiglio Fis la convenzione tra Fis e Aims posto che lui siede in entrambi gli organi decisionali.
    Allora gli contesto di aver approvato in Consiglio Fis il regolamento di attuazione Snaq in palese contrasto con lo Statuto Coni e con quello Fis.
    Lauria sa benissimo che il regolamento Fis deve essere approvato dal Coni ma tutto ciò non è avvenuto ancora.

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    1. La visione di sport a cinque stelle parte dai valori che vogliamo mettere in campo: la legalità e la cultura sportiva sono i principi fondamentali da cui partire.
      Quindi partiamo dalla delibera n.372 del 23 marzo 2016 dell'Autorità Nazionale Anticorruzione. Cantone ha affermato:
      Le Federazioni sportive sono qualificabili come organismi di diritto pubblico ai sensi dell’art. 3, comma 26 del d.lgs. 163/2006, ai fini dell’applicazione alle stesse della disciplina contenuta nel Codice e, conseguentemente, anche della l. 136/2010 in tema di obblighi sulla tracciabilità dei flussi finanziari.
      Questa non è una falsa notizia, chi vuole può vedere la delibera di Raffaele Cantone depositata presso la Segreteria del Consiglio il 31 marzo 2016 https://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/AttivitaAutorita/AttiDellAutorita/_Atto?ca=6496.
      La Fis «non poteva non sapere». E chiunque abbia consapevolmente contribuito con la sua condotta in danno dell'Erario.
      L’art. 1, comma 3, della legge 14 gennaio 1994, n. 20 va interpretato nel senso che l’obbligo di denuncia di un danno erariale sussiste anche nell’ipotesi in cui esso si risolva in una autodenuncia del soggetto agente.
      Lo ha stabilito la Corte dei Conti, SS.RR., sentenza n. Sentenza n. 2/2017/QM del 30 gennaio 2017.
      Consiglio federale e Segreteria federale non possono invocare il principio «non potevo sapere» e se non hanno denunciato irregolarità ne rispondono comunque.
      Tempi duri per l'illegalità.

      #IoSostengoRousseau

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  10. Blog infuocato vedo!
    Di 'sto pass o' presidente farà 'a fine da' fìglia 'e dòn Camìllo
    che tutt'a vònno ma nisciùno s'a pìglia.

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  11. A napulè senti questa:
    ACQUA E CHIACCHIERE NUN FANNO FRITTELLE MA SALVINI E DI MAIO GLIE FARA' VEDE' LE STELLE

    FORZA R (come Roma e Rinaldi)

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  12. Leggiamo il commento col quale viene data grande importanza allo Statuto A.N.S. per provare che la F.I.S. avrebbe ragione e l’A.N.S. torto.
    Il commentatore sostiene che la F.I.S. opera nella legalità cioè regolarmente mentre l’A.N.S. no quindi irregolarmente.
    Secondo questa tesi il Presidente F.I.S. e il Presidente A.I.M.S. non sarebbe stati invitati a far parte della Commissione di esame e ciò avrebbe comportato l’impossibilità della prosecuzione dell’attività dell’organo collegiale sin dal momento dell’insorgenza di questa causa ostativa.
    A mio avviso il commentatore subordina tutto alla propria ideologia assumendo consapevolmente atteggiamenti privi di obiettività e quindi settari.
    Dimentica che il Bando A.N.S. è un avviso di interesse pubblico, pubblicato e divulgato attraverso internet.
    Il commentatore cita il comma 2 dell’art.39 dello Statuto A.N.S. ma dimentica di citare il comma precedente che afferma la titolarità dell’Accademia per legge a rilasciare i diplomi per l’insegnamento della scherma.
    Mi auguro che il commentatore non faccia parte dell’attuale classe dirigente federale perché la sua faziosità lo rende privo di quella autorevolezza intellettuale e morale necessaria per dirigere e cioè indicare una direzione di marcia alla intera società schermistica.
    La classe dirigente che ha perduto l’autorevolezza intellettuale e morale, sino a quando resta in sella, diventa ceto dominante, esercita puro potere, ma non ha più un ruolo dirigente.
    Il movimento schermistico comincia a non credere più a ciò in cui credeva prima. L’attuale crisi consiste nel fatto che dopo diciotto anni di sostanziale continuità politica, il gruppo dirigente dominante in F.I.S. è caratterizzato da un progressivo affievolimento delle funzioni vitali e il nuovo non riesce a nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati, come la stupida controversia tra F.I.S. e A.N.S.
    Tra i fenomeni morbosi più svariati dobbiamo considerare la perdurante assenza dalla sala dei bottoni a Roma del nostro Presidente siciliano e l’affidamento alla Segreteria F.I.S. del sostanziale potere decisionale sulla vita quotidiana del movimento schermistico.

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    1. Quanto alla mancanza di obbiettività nell'esprimere un'opinione, certamente, ma del resto questa è una piazza, non un tribunale, quindi ciascuno esprime la propria idea secondo quanto gli garba. E a me garba così, cioè l'ANS non mi convince.

      "Il commentatore cita il comma 2 dell’art.39 dello Statuto A.N.S. ma dimentica di citare il comma precedente che afferma la titolarità dell’Accademia per legge a rilasciare i diplomi per l’insegnamento della scherma."

      Certo. E ti spiego perché. Perché il comma 2 è una regola interna che l'ANS si è data a norma di statuto (il proprio) e che però è pronta a disattendere al bisogno (il proprio). Al contrario il comma precedente è una autoattribuzione di una funzione che bisogna ancora vedere se la Legge confermerà o meno sia di "proprietà" esclusiva dell'ANS.

      Pienamente d'accordo sulla crisi dei valori e autorevolezza intellettuale della classe dirigente. Di cui l'ANS fa parte tanto quanto tutti gli altri. L'ANS, quanto alla sua condotta, non è Santa Veronica Giuliani, tanto per capirci.

      "Tra i fenomeni morbosi più svariati dobbiamo considerare la perdurante assenza dalla sala dei bottoni a Roma del nostro Presidente siciliano e l’affidamento alla Segreteria F.I.S. del sostanziale potere decisionale sulla vita quotidiana del movimento schermistico."

      Ma come, non capisco, il Presidente Federale non era l'Anticristo? E adesso invece ne invochiamo una maggior presenza a tutela del movimento? Mi pare, se non altro, contradditorio.

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    2. "Certo. E ti spiego perché. Perché il comma 2 è una regola interna che l'ANS si è data a norma di statuto (il proprio) e che però è pronta a disattendere al bisogno (il proprio). Al contrario il comma precedente è una autoattribuzione di una funzione che bisogna ancora vedere se la Legge confermerà o meno sia di "proprietà" esclusiva dell'ANS."

      Mi inserisco in questa discussione per contestare le argomentazioni del commento delle ore 11-09.

      Quando l'Anonimo afferma che il comma precedente è "autoattribuzione" dimostra di non conoscere né la storia né il diritto.

      Lancio un'invito all'Anonimo nonché ai lettori: leggete tutti gli Statuti FIS nell'Italia Repubblicana prima delle modifiche apportate nell'ultima Assemblea Straordinaria.

      Tutti gli Statuti FIS affermavano che l'ANS per legge rilasciava i diplomi magistrali.

      Non si tratta di "autoattribuzione" dell'ANS ma di verità fattuale.

      Sul piano del ragionamento l'Anonimo affida ad una futura attività del Legislatore la conferma o meno di questa "proprietà" dell'ANS.

      E' un ragionamento paradossale che porta alla conclusione giuridica opposta rispetto alla causa che l'Anonimo cerca di perorare.

      L'Anonimo sta affermando che nel presente, ad oggi, il Legislatore prevede questa "proprietà".

      In conclusione l'Anonimo ha scritto che il Presidente FIS viene visto come l'Anticristo, ma questa sua affermazione mi sembra peccare di sovradimensionamento del Presidente FIS che non ha francamente la caratura per essere il nemico escatologico di Nostro Signore Gesù Cristo.

      Chi ha chiesto maggiore presenza del Presidente FIS a Roma, forse, sta ponendo un ulteriore critica sull'operato del massimo dirigente della scherma, senza demonizzarlo, bensì su un piano di «arte dialogica».

      La FIS ha bisogno di un ricambio generazionale della classe dirigente: i membri del Consiglio che governano la scherma da oltre tre mandati devono lasciare la scena del palcoscenico.

      C'è bisogno di persone nuove che si facciano carico della direzione della FIS.

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    3. Come detto dall'Anonimo nessuno qui è S. Veronica Giuliani e la ragione dell'ANS nel conclamarsi unico ente abilitato al rilascio dei diplomi potrà essere accertata solo in sede giuridica, non per devozione o interpretazione. Per ora il TAR comunque non è sembrato di tale avviso.
      Pronto a fare apostasia solo quando leggerò un provvedimento normativo (che non sia datato nel secolo scorso) che attribuisca all'ANS le prerogative che esige di avere.

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    4. Il termine apostasia denota sostanzialmente, nell'ambito giudaico-cristiano, la defezione dalla fede. (wikipedia)

      solo per fede si può restare dalla parte della FIS ed in suo nome (della FIS e della fede) immolarsi sulla pubblica piazza (da anonimo però)

      Il Tar non ha dato la sospensiva; non si è espresso nel merito. E poi, almeno l'ANS una prerogativa di legge la possiede. Altra piccola ricerca su google:

      http://ec.europa.eu/growth/tools-databases/regprof/index.cfm?action=regprof&id_regprof=40384&tab=general

      http://www.carabinieri.it/Internet/ImageStore/Magazines/Rassegna/Rassegna%204-2016/files/basic-html/page215.html

      https://www.accademianazionaledischerma.it/public/news/Piano%20nazionale%20notificato%20alla%20Commissione%2C%20aprile%202016.pdf

      http://www.scuoladellosport.coni.it/scuoladellosport/formazione-sds/snaq/organizzazioni-coinvolte/altri-enti-aderenti-allo-snaq.html

      provo con parole più semplici e fornendo consulenza gratuita: forse in futuro potrebbe non essere l'unico Ente a rilasciare il titolo di maestro di scherma, per ora sembra esserlo.

      Devo rilevare anche che i "non sapevo" e i "non avevo capito" si stanno moltiplicando tra i consiglieri. Il bello è che iniziano anche a convincersi che le fesserie raccontate in giro siano vere. Dovrebbero, invece, riflettere in particolare su alcune cosucce:

      Coerenza: come può la FIS disconoscere l'art. 1.12 del proprio statuto?

      Prepotenza: come si può costringere chi ha un titolo ANS (valido secondo le norme SNaQ CONI) a rifare un esame per un livello tecnico già posseduto?

      Arroganza: come si può negare l'accesso ai corsi federali a chi è in possesso di titoli rilasciati a norma SNaQ e poi consentire a pseudo tecnici stranieri (senza titoli) di frequentare gli stessi corsi? E per chi possiede titoli di 1° livello rilasciati a norma SNaQ da Enti di Promozione Sportiva?

      Malafede: perché a queste situazioni non viene mai data risposta per iscritto, su carta intestata e con una firma?

      a questa domanda date un termine adeguato, io li ho finiti: Come può l'On. Vezzali non prendere posizione e continuare a tacere?

      Forse non tutti sanno che non dissociarsi in un voto che provoca danno erariale comporta responsabilità civili, penali ed economiche PERSONALI del consigliere che non si dissocia, che non denuncia (quindi anche di chi non sa o non capisce).

      Rubo la chiusura (io solo quella e giuro che la parafraserò meglio che posso).
      Pronto a cambiare idea appena leggerò un provvedimento normativo (che sia privo di refusi e approvato dagli organi competenti -tutti-) che attribuisca alla FIS le prerogative che esige di avere.

      #ancheamepiaceRousseau

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    5. Il punto fondamentale da cui discendono tutti gli altri quesiti proposti da questo (anche Lui) anonimo amico di Rousseau è contenuto nei link che egli ci fornisce. Nessuno di questi contiene una Legge dello Stato o dell'UE. Solo un piano di riforma delle professioni, che nel suo essere costituisce una fotografia della situazione attuale notificata all'Europa, senza valore alcuno di legge. Abbiamo poi il parere giuridico espresso su una rivista di settore da un illustre giureconsulto che, giova ricordarlo, fa parte dell'Accademia. Un'opinione ragguardevole, ma pur sempre opinione. Si fornisce poi l'elenco degli Enti riconosciuti dalla Scuola dello Sport CONI come abilitati allo SNaQ. Buona cosa, ma che l'ANS sia abilitata al rilascio dei titoli SNaQ non significa che sia l'unica ad esserlo.
      Il ricorso alla minaccia di denuncia per l'On. Vezzali è puerile dimostrazione di scarsa fiducia nelle proprie ragioni.
      Quanto alla chiusura, l'atto ivi invocato mi sembra si chiami "Statuto del CONI".

      In definitiva siamo e restiamo nel campo delle interpretazioni e opinioni personali. Sbandierare presunte leggi serve solo per convincere se stessi e forse per un attimo quelli che dicevano "non sapevo" possono occasionalmente essere vittima di chi cerca di tirare l'acqua al proprio mulino esponendo le proprie ragioni (e vogliamo credere senza malafede).

      Ma solo un Giudice, a questo punto, potrà fare chiarezza definitiva e fuori dal campo delle opinioni sulla questione. E il fatto che il TAR non abbia concesso la sospensiva non porta a pensare ad un buon esito per i sostenitori dell'ANS.

      Resto della mia fede, che è solo ciò che capisco leggendo, non ciò che mi raccontano con paroloni degni dell'Azzeccagarbugli.

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    6. Premetto che mi sorge il dubbio che tutta questa storia sia stata postata ad arte da un'unica persona che ha scritto da anonimo in più ruoli. Rousseau piace a tanti e ha tanti significati invocarlo oggi e in questo contesto. Forse conoscerà (o crede di conoscere altri simpatizzanti dell'illustre personaggio), forse vuole citare una delibera federale che ne vieta l'uso a persone a lei sconosciute?
      ho scritto entrando in una diatriba che non mi appartiene e che non mi convince per nulla. Il maestro di mia figlia ha vissuto grandi angosce per il suo esame e ora anche un istruttore della nostra sala sta affrontando il dilemma. è da tempo che leggo e non avevo mai scritto fino all'altro giorno. Ho letto tanto e ho l'abitudine di documentarmi e molte cose non mi tornano.

      cito (24-5/ 11.03)"piano di riforma delle professioni, che nel suo essere costituisce una fotografia della situazione attuale notificata all'Europa". quindi la situazione normativa esistente è quella riportata.

      cito (24-5/ 11.03)"parere giuridico espresso su una rivista di settore", la quale possiede un comitato scientifico che vaglia gli articoli e li valida pubblicandoli.

      cito (24-5/ 11.03)"che l'ANS sia abilitata al rilascio dei titoli SNaQ non significa che sia l'unica ad esserlo", che gli altri presentino la norma che li autorizza sarebbe il minimo per poter discutere.

      cito (24-5/ 11.03)"minaccia di denuncia per l'On. Vezzali", non mi pare sia stata minacciata se non nelle sue parole, caro collega anonimo, ma di è certo il fatto che tace anche quando informata.

      cito (24-5/ 11.03)"l'atto ivi invocato mi sembra si chiami "Statuto del CONI"", dove compare la prerogativa utilizzata in FIS e soprattutto, dove compare la possibilità di negare ad altri prerogative che nemmeno le sue stesse parole da anonimo fede-lealista (più "fede" che altro) riescono ad oscurare.

      da bravo Azzeccagarbugli, forse più da San Tommaso, non posso convincermi di ciò che lei non riesce e credo non riuscirà a mostrarmi. torno ai miei affari e per fortuna per me la scherma è solo lo sport che piace a mia figlia (per me una volta era arte).

      #siRousseaupiaceancheameeallora

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    7. Ancora con questa storia del piano di riforma delle professioni, dell'Europa ecc...??? ma c'è ancora qualcuno che abbocca a queste fesserie?? Allora: si parla di "Professioni dello sport". L'Europa, il Consiglio interstellare dei pianeti riuniti e mia nonna hanno deliberato che l'ANS è titolare dei diplomi per i Maestri professionisti? Benissimo! E che se li tengano stretti.
      Ma questo non c'entra NIENTE con i Maestri che lavorano come sportivi dilettanti nelle ASD che fanno capo al CONI e alla Federscherma. Mettiamocelo bene in testa. Non c'entrano nulla con i tanto decantati Maestri professionisti di cui ci ha riepito le orecchie l'Accademia di Napoli!
      La Federazione Italiana Scherma rilascia i diplomi validi per insegnare la scherma nelle asd, Punto. Quello che fa l'ANS non ci riguarda. E mettiamoci l'animo in pace.

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    8. Una piccola premessa: mi dissocio da chi attacca Valentina Vezzali. È l’unica novità in questa FIS e vorrei lei come prima donna Presidente FIS.

      Dico che è in errore o è un bugiardo, colui che ha replicato al difensore ANS. Egli ha scritto che “In definitiva siamo e restiamo nel campo delle interpretazioni e opinioni personali. Sbandierare presunte leggi serve solo per convincere se stessi”

      Ecco le prove per ogni punto di falsità scritto.

      1. “Il punto fondamentale da cui discendono tutti gli altri quesiti proposti da questo (anche Lui) anonimo amico di Rousseau è contenuto nei link che egli ci fornisce. Nessuno di questi contiene una Legge dello Stato o dell'UE”.

      ERRATO O BUGIARDO: il link UE indica chiaramente il R.D. 21/11/1880 che sancisce le prerogative ANS.

      2. “Si fornisce poi l'elenco degli Enti riconosciuti dalla Scuola dello Sport CONI come abilitati allo SNaQ. Buona cosa, ma che l'ANS sia abilitata al rilascio dei titoli SNaQ non significa che sia l'unica ad esserlo”.

      CONTRADDITORIO: come mai l’ANS è riconosciuta dalla Scuola dello Sport CONI come abilitata al rilascio dei titoli SNAQ? E perché allora la FIS non vuole riconoscere i diplomi ANS?

      3. “Quanto alla chiusura, l'atto ivi invocato mi sembra si chiami Statuto del CONI".

      ERRATO O BUGIARDO: lo Statuto del CONI non attribuisce alcuna prerogativa alla FIS, anzi impone procedure che la FIS ha disatteso. Lo Statuto CONI (ART.23) pretende che la FIS nell’esercizio delle attività a valenza pubblicistica della formazione dei tecnici si conformi agli indirizzi e ai controlli del CONI ed operi secondo principi di imparzialità e trasparenza.
      La FIS non ha trasmesso alla Giunta Nazionale CONI l'ultimo regolamento SNaQ di rottura con l'ANS. Inoltre la FIS se disconosce, come fa, i diplomi magistrali ANS non opera secondo principi di imparzialità e trasparenza.

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    9. ERRATO O BUGIARDO chi ritiene che il regolamento dell'UE abbia a che fare con gli sportivi dilettanti. ERRATO O BUGIARDO chi vuole farci credere che questo riguardi i Maestri di scherma che lavorano nell'ambito delle ASD sotto le FSN del CONI.
      Non ci interessa il regolamento UE, legge o non legge che sia, o quello che attribuisce o meno all'ANS. Non ci interessa se cita il RD del 1800!!
      Siamo Maestri inquadrati nel sistema sportivo dilettantistico. Non ci tocca neppure di striscio il piano di riforma delle professioni!!
      Fate diventare professionisti i Maestri di Scherma?
      Poi allora ci trovate anche le ASD che hanno i soldi per pagarli da professionisti con i contributi e non da sportivi dilettanti!
      Con questi ragionamenti stavate rischiando di fare un danno enorme al sistema scherma.
      Per fortuna la FIS è intervenuta a fermarvi prima che fosse troppo tardi!!
      Irresponsabili!

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    10. Ancora con questa storia del piano di riforma delle professioni, dell'Europa ecc...??? ma c'è ancora qualcuno che abbocca a queste fesserie?? Allora: si parla di "Professioni dello sport". L'Europa, il Consiglio interstellare dei pianeti riuniti e mia nonna hanno deliberato che l'ANS è titolare dei diplomi per i Maestri professionisti? Benissimo! E che se li tengano stretti.
      Ma questo non c'entra NIENTE con i Maestri che lavorano come sportivi dilettanti nelle ASD che fanno capo al CONI e alla Federscherma. Mettiamocelo bene in testa. Non c'entrano nulla con i tanto decantati Maestri professionisti di cui ci ha riepito le orecchie l'Accademia di Napoli!
      La Federazione Italiana Scherma rilascia i diplomi validi per insegnare la scherma nelle asd, Punto. Quello che fa l'ANS non ci riguarda. E mettiamoci l'animo in pace.



      Sta Federscherma ne manda fora de testa.

      Amico ma dove vivi e soprattutto mi auguro tu non sia un Maestro!!!

      Fino a ieri chi prendeva i diplomi a Napoli non poteva insegnare da dilettante nelle società? Chi insegna nelle società deve essere per forza dilettante?

      Che cxxzo dici!! È pieno di società che pagano i Maestri da dilettanti come ci sono società che li pagano da professionisti.
      La Federscherma se continua con questa tesi massacra i Maestri.

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    11. L'idea che mi sono fatto (ma io sono di parte) è che sia la FIS a sbagliare e forse, dico forse, ad essere irresponsabile. Comunque questa storia finirà quando l'attuale dirigenza andrà a casa. Fino ad allora bisognerà accettare(!?) la situazione attuale. Però non verrei che si concretizzassero proverbi come "chi la fa l'aspetti" o " chi di spada ferisce di spada perisce". In questo caso correremmo il rischio di un abbrutimento del movimento schermistico e sarebbe davvero una tragedia. Credo sia opportuno darsi una calmata, continuando ad esprimere le proprie opinioni nel rispetto di quelle altrui.

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    12. Fatela finita di amminchiare la gente con i regi decreti e i regolamenti snaq siqma qsp qsc qqq!!!
      Sono tutte cavolate!!
      La scherma si fa in pedana! I Maestri italiani sono i migliori del mondo! Lo erano anche prima che l'ANS si inventasse tutte queste cose!
      La guerra tra fis e ans è la guerra tra due elefanti delle sigle burocratiche!!Ma smettetela!

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    13. Mi piacerebbe ritornare indietro e stabilire il punto di partenza della diatriba. L'AIMS, negli ultimi anni, si è trasformata, da associazione che avrebbe dovuto tutelare i maestri di scherma, in comitato elettorale federale contribuendo fattivamente alla rielezione dello staff attualmente in carica. Del resto i maestri di scherma, avendo come presidente Federale un loro collega, non avrebbero più dovuto preoccuparsi dei loro eventuali problemi. Un'AIMS così svuotata delle sue prerogative e incapace di trovare diverse ragioni di vita, ha fatto della formazione il suo cavallo di battaglia. Il suo lungimirante presidente allora, anche in conseguenza di personali screzi con l'Accademia Nazionale di Scherma, ha richiesto e ottenuto in contropartita il potere assoluto nella "formazione". In tal modo ha gestito il settore in maniera estremamente personalistica premiando gli amici e punendo i nemici, indipendentemente dalle qualità e dai meriti. Il "do ut des" politico ha fatto sì che, con pretesti risibili, si arrivasse a disconoscere una tradizione e una collaborazione FIS-ANS fruttuosa. Tutto qui!

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    14. Perché, l'AIMS non faceva la formazione per conto FIS anche prima dell'attuale presidente AIMS? E l'ANS invece quando mai ha fatto formazione?

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    15. Allora diciamo che l'AIMS si è voluta impossessare anche della prerogativa di gestire in toto gli esami per maestro di scherma togliendo a un ente terzo la prerogativa di assicurare ulteriore imparzialità e qualità alla valutazione degli esaminandi. Ora il presidente dell'Aims non ha più ragione di ricorrere ai "pizzini" per segnalare i candidati troppo emotivi.

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  13. Cari amici

    candidarmi, o meno, al terzo mandato è stato oggetto di un’attenta riflessione, sia personale che dell’intero gruppo con cui ho condiviso la gestione federale in questi anni.

    Volevo evitare che, una mia ricandidatura potesse essere vista come un tentativo di monopolizzare la gestione di un mondo, quale quello della scherma italiana, che appartiene a tutti ed in cui ciascuno ha il diritto-dovere di sentirsi coinvolto.

    In molti, invece, mi hanno convinto che, proprio in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo, una continuità gestionale potrebbe rivelarsi la migliore delle scelte per poter fronteggiare i già notevoli cambiamenti in ambito globale.

    Ho, quindi, accettato l’invito a candidarmi ed a proseguire lungo il percorso avviato nel 2005.
    Ecco perché, assieme a coloro con cui abbiamo portato a termine l’esperienza della gestione federale nell’ultimo quadriennio, mi ripropongo al giudizio del mondo della scherma, per quello che, qualora la base elettorale scegliesse di darmi ulteriore fiducia, sarebbe, per mia scelta, il mio ultimo mandato da Presidente federale.

    Giorgio Scarso 2012


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    1. Un aiuto alla lettura della nuova legge sui limiti al rinnovo dei mandati con un piccolo stralcio degli atti parlamentari.

      Raffaele RANUCCI (PD)
      «In definitiva, un intervento legislativo quale quello proposto, che sottragga il CONI e le federazioni sportive nazionali al rischio di cristallizzazioni nell'assetto gestionale, deve ritenersi in primo luogo funzionale a garantire efficienza e credibilità alle istituzioni sportive del nostro Paese, ma può anche costituire -- in questa congiuntura politica e culturale -- un utile segnale di risposta alle istanze di moralizzazione della classe dirigente che sempre più spesso si levano dalla società civile. Gli statuti delle federazioni sportive nazionali e delle discipline sportive associate prevedono le procedure per l'elezione del Presidente e dei membri degli organi direttivi. Essi restano in carica quattro anni e non possono svolgere più di due mandati. È consentito un terzo mandato consecutivo soltanto nel caso in cui uno dei due mandati precedenti abbia avuto durata inferiore a due anni e un giorno, per causa diversa dalle dimissioni volontarie. È in ogni caso preclusa la permanenza in carica oltre il termine di otto anni». Raffaele Ranucci (PD) è colui che ha avviato l’Iniziativa Parlamentare in materia di limiti al rinnovo dei mandati degli organi del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e delle federazioni sportive nazionali.

      Josepha IDEM (PD)
      « tanto più che spesso la gestione delle federazioni è orientata proprio dalla prospettiva della rielezione, e preannuncia l'esigenza di un'ulteriore limatura del provvedimento attraverso la fase emendativa».

      Ecco chi garantirà «efficienza e credibilità alle istituzioni sportive del nostro Paese» affinché nelle prossime elezioni non ci sia il « rischio di cristallizzazioni nell'assetto gestionale» o «di gestione della federazione orientata proprio al rischio della rielezione »:

      Presidente Giorgio SCARSO cinque mandati elettorali
      Vicepresidente vicario Paolo AZZI quattro mandati elettorali
      Consigliere Alberto ANCARANI quattro mandati elettorali
      Consigliere Renato BURATTI quattro mandati elettorali
      Consigliere Luigi CAMPOFREDA quattro mandati elettorali
      Consigliere Vincenzo DE BARTOLOMEO quattro mandati elettorali

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  14. Si intitola «Quando» il nuovo romanzo di una ex schermitrice degli anni ‘60, in anteprima sul blog di Rinaldi.

    La trama

    Italia anno 2005. La giovane schermidrice Concetta Caruso è una convinta assertrice della linea del nuovo consiglio federscherma per il mandato 2005-2008. Lo schieramento prevede presidente il maestro Giorgio Scarso, vice presidenti Paolo Azzi e Andrea Cipressa, consiglieri Giuseppe Cafiero, Renato Buratti, Luigi Campofreda, Vincenzo De Bartolomeo, Gianpiero Pastore, Ezio Rinaldi, Elisa Uga.

    La protagonista va in coma ai funerali di papa Giovanni Paolo II l’8 aprile 2005 e si sveglia oggi, tredici anni dopo in una società che è del tutto mutata: si sono avvicendati due pontefici, ci sono stati sette governi in Italia, è nato il Movimento 5 stelle, gli USA hanno avuto il primo presidente di colore.

    Ma il fratello Carmelo è stato messo sull'avviso: lo choc in seguito ai cambiamenti potrebbe esserle fatale. È quindi necessario fingere che nulla sia accaduto e diviene necessaria un'improvvisata ma sempre più complessa messa in scena, che inizia col togliere da casa giornali,radio, televisione e computer.

    Concetta è una donna che ha creduto onestamente nel nuovo corso federale del 2005 giustificando così il nuovo 'muro' di protezione che il fratello cerca di erigere intorno a lei.

    Per non tacerle tutto e mascherare il cambiamento, il fratello le dice che è stata in coma soltanto un quadriennio: la sorella è scettica avendo visto dalla finestra la circolazione di modelli di auto impensabili.

    Carmelo allora ha una bella trovata, messe indietro le lancette del tempo, porta Concetta a Roma per incontrare il nuovo consiglio federale, facendole credere di essere nel mandato 2009-2012.

    Giunti nel luogo più immutabile d’Italia, la federscherma, i due fratelli vengono accolti dal presidente, il maestro Giorgio Scarso, dal vice presidente Paolo Azzi, dai consiglieri Renato Buratti, Luigi Campofreda, Vincenzo De Bartolomeo, Gianpiero Pastore.

    Concetta li vede invecchiati ma non si insospettisce, perché tutti loro non recitano un ruolo, sono effettivamente nelle loro cariche ed agiscono con naturalezza.

    Per il seguito, il libro è in formato eBook nel Kindle Store e scaricabile direttamente sul tuo dispositivo cliccando www.nonschiodiamoneanchemorti.it.

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    1. Un romanzo "noir" che metterà alla prova i più attenti lettori; dove il tempo di ieri e quello di oggi si intersecano incessantemente riproponendo nel presente i misfatti del passato senza che il mistero possa trovare soluzione; una trama sempre più fitta, che intriga pagina dopo pagina fino al punto in cui la protagonista da testimone si trasformerà nel sospettato numero uno del più eclatante omicidio del terzo millennio.

      PREFETTO DEL IV PILASTRO

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  15. PICCOLI APPUNTI DA RICCIONE

    Salve la settimana scorsa sono stata a Riccione e mi vengono in mente alcune considerazioni.
    • La prima è legata al periodo scelto, assurdo per la concomitanza con la fine dell’anno scolastico e relative interrogazioni e avvicinarsi degli esami. Dimostrato dal fortissimo calo di partecipanti. Inoltre troppi giorni infrasettimanali e lavorativi.
    • Un plauso agli arbitri, molti nuovi ma con un differente approccio rispetto al passato e cioè maggiore disponibilità con gli atleti ed i tecnici per collaborare al buon andamento della gara. Piccola nota, la mancanza della giacca per alcuni di loro.
    • Un plauso per il luogo di gara sempre ben gestito, unica nota l’assenza dell’amplificazione all’esterno per richiamare l’attenzione di arbitri ed atleti nelle pause esterne.
    • Ritengo che il front office di ogni realtà che ha a che fare con il pubblico, sia fondamentale. Quindi mettere all’ingresso al ritiro dei pass una dipendente assolutamente inadatta per modi di porsi, arroganti e inurbani, sia stata una pessima scelta. La stessa ha il doppio incarico retribuito in FIS e presso una Associazione legata alla stessa Federazione ed in entrambi in casi si evidenzia per la totale mancanza di tatto e di diplomazia, fondamentali per i ruoli che ricopre. Forse l’eccessiva e rapida carriera, crea scompensi.
    • L’aver diviso giornate in categorie maschili e femminili e per arma è una scelta pratica ma forse poco socializzante. Già il circuito nazionale vede luoghi diversi per le diverse armi, almeno la finale di Riccione potrebbe vedere una unione di generi e armi, rendendo l’evento sempre più una festa.
    • Il controllo pass, nonostante l’ottimo ruolo dei volontari ai varchi, ha dimostrato il sempre e solito triste ruolo dei tecnici che lasciano il proprio pass a genitori e parenti. Inoltre anche i tecnici giovani sono ancora troppo legati al look da atleti e poco a quello di tecnici. Forse in futuro il pass con foto e limitati solo ai tecnici federali assegnando ad altre figure il pass con aggiunto il nome del maestro di riferimento che risponde del comportamento del giovane aspirante o delegato.
    • Per la formula di gara delle prime categorie con due turni di girone, perché non allargarla a tutte le categorie del Gpg, si notano mutamenti tra la prima tornata e la seconda. Il ranking a questa età è relativo e quindi dopo la prima tornata si hanno gironi più equi e la somma delle due tornate ci offre i valori più vicini alla realtà.

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    1. Molte delle cose di questo intervento sono certamente condivisibili, e sono anni che vengono segnalate. Sono anche d'accordo sul poco tatto utilizzato per l'accertamente dei requisiti da parte degli addetti alla distribuzione dei pass. Non certamente per il fatto che a loro è toccato lo sgradevole compito di fare da "vigili urbani" e metterci la faccia nel dire a qualcuno che non poteva avere accesso, ma perchè sarebbe bastata una riga in una delle tante comunicazioni precedenti l'evento nel quale si avvisava che sarebbe stato effettuato questo controllo, e che si fosse risultato fuori regola non sarebbe stato ammesso nel parterre. Quantomeno nell'area destinata ai soli tecnici. Quello che mi ha stupito è stato anche l'avere scoperto in quella sede che qualcuno dei miei colleghi ha dunque svolto il suo incarico durante l'anno senza essere regolarmente tesserato, e senza che nessuno prima se ne sia accorto.

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    2. Ha ragione lei, molte condivisibili e mi soffermerei sul fatto che fare i Vigili è una scelta ed un lavoro e come tale, comunque va fatto con tatto e gentilezza, cosa che la signora "doppio incarico" non ha e non dimostra neppure nelle risposte telefoniche o in altre occasioni. Evidentemente preziosa per il presidente, ma inadatta in certi ruoli o ad una carriera fulminea.
      Altro argomento condivisibile e certamente preoccupante è il calendario. Parliamo di scelte che coincidono con quelle scolastiche. Di 'Gigi Donnarumma" ne abbiamo uno e ci basta, perché una Federazione come la Scherma non ha più attenzione per le problematiche scolastiche ed universitarie e quindi non vara un calendario che tenga conto di queste esigenze?

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    3. Condivido, anche se con me sono stati particolarmente gentili e non riscontro medesima esperienza.
      Io l'unico appunto che faccio sulla gara è che secondo me visto che molte gare si sono svolte in periodo infrasettimanale, la prima gara mattutina si poteva far slittare di un'ora, dalle 8'45 alle 9.45. I numeri non molto alti e una certa rapidità delle dirette non avrebbe tolto nulla all'esito finale della gara, mentre gli atleti avrebbero evitato la levataccia e il traffico mattutino (vedi scuola e lavoro) che nella Rimini/Riccione di questi anni ha complicato la sua viabilità. Credo che aiutare in questo senso possa solo giovare, ma non solo, aiuterebbe gli atleti"vicini" quelli che stanno a una/due ore di distanza a gestire meglio la trasferta.

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    4. In Sicilia è successo alla prima gara regionale G.P.G. Sebbene la circostanza sia venuta a conoscenza sia della Federazione che del Giudice Sportivo nessuno ha ritenuto di prendere provvedimenti, quindi Paolo di cosa mai ti stupisci?

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  16. Il problema reale della scherma è la sua classe dirigente che è vetusta e senza prospettive. I presidenti Fis e Ans sono settantenni, il presidente Aims è un ottantenne: siamo in mano alla medesima classe dirigente da decenni, salvo rare comparse sceniche come i due nuovi consiglieri federali, atleti vincenti e di bella presenza, ma sempre comparse sceniche. Ciò rende il nostro movimento immobile, in una tragica impasse, e pone le generazioni di mezzo e quelle nuove in una specie di insostenibile Limbo.
    L’Italia schermistica offre ai giovani, purtroppo in questa categoria nel Bel Paese vengono inclusi anche i quarantenni, un senso d’insopportabile claustrofobia. Tale sofferenza è immediatamente avvertibile ogni qualvolta si faccia rientro in Italia dopo un soggiorno all’estero.
    Le migliori menti ricche di idee, che sono il futuro e la prosperità, o affievoliscono svilite dalla constante mancanza d’ossigeno riservata ai giovani o fuggono all’estero dove possono mettere in opera tutto l’estro della migliore giovinezza, con pieno gaudio per il movimento schermistico dei Paesi che li ospitano.
    Emblematica è la diatriba per i diplomi magistrali, nella quale non si vuole riconoscere la verità: la nostra lisa oligarchia, per nulla curante del futuro delle nuove generazioni e delle sorti dei tecnici di scherma, si applica con ogni mezzo nel mantenere lo status quo e soprattutto nel trovare il modo di godere, nell’ombra, dei peggiori vizi della terza età (di quella dei potenti).
    Per pegno elettorale, l'Aims ha costretto la dirigenza Fis ad operare un rovesciamento delle posizioni sui diplomi magistrali. Si assiste così a comandi o divieti federali che non emanano dall'ordine giuridico. La Fis ha dovuto recitare il ruolo di unico ente abilitato al rilascio dei diplomi per disconoscere formalmente quelli rilasciati dall'Ans.
    L'Aims ha condotto la Fis in un'orrenda situazione giuridica di sfruttamento abusivo di una posizione dominante, in contrasto sia con le regole del Mercato Interno sia con le stesse disposizioni dello Statuto federale.
    In questo anno di inutile guerra la Fis è stata aiutata dalla situazione di immobilità, reale, quanto ai tempi della giustizia italiana, apparente, quanto agli interventi delle Autorità Vigilanti.
    Con il prossimo governo Lega-M5S come saranno i rapporti fra Fis e Coni? Vi sarà un miglioramento fra Fis e Ans?
    Tutte le relazioni cambiano con il passare del tempo, e questo non dev'essere per forza negativo. Cambiare può significare per Fis, Aims e Ans avanzare insieme.
    Ciò nonostante, ogni problema, ogni circostanza ed ogni esperienza porteranno alla revisione di talune posizioni e l'Aims non sarà escluso.
    Proprio così, niente sarà più come prima, e questo dobbiamo averlo ben chiaro.
    Sperare di perpetuare questa situazione, comportarsi come se niente fosse successo, è impossibile. Siamo in continua evoluzione e il cambiamento ha trovato impreparata la nostra classe dirigente, della Fis, dell'Ans, dell'Aims.
    A volte ci auto-inganniamo, pensando di poter tornare indietro e in questo il grande elettore politico Aims ha grosse responsabilità. Tuttavia, avanziamo continuamente e qualsiasi cosa capiti alle relazioni, ci farà cambiare. Tutto cambierà, niente sarà più come prima, e questo è positivo!

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