14 agosto 2017

CAMPIONATI DEL MONDO PER MAESTRI DI SCHERMA

Anche se passato un po' in sordina si è svolto a Strasburgo, tra il 29 giugno ed il 2 luglio, il Campionato del Mondo per Maestri di scherma. Gara di un certo prestigio, sicuramente maggiore in passato quando a vincerlo erano i famosi Nedo e Aldo Nadi, ma non solo loro, ed oggi rimasto come vestigia di questo antico passato dove i Maestri erano anche personaggi, e quali personaggi!
Nelle passate edizioni ne ho sempre trovato grande risalto sul sito della Federazione, anche in virtù delle sempre numerose vittorie riportare dai miei colleghi, quest'anno invece ne se ne trova traccia. Ed è un vero peccato, perché è sempre una manifestazione internazionale che ha visto impegnati nostri rappresentati.
Da quest'anno sono state introdotte alcune novità, l'Académie d'Armes Internationale (A.A.I.) ha riproposto la sciabola da duello, in una versione rivisitata in chiave moderna. Assalti con gli atleti attrezzati per la sciabola ma con l'assenza di convenzione e l'annullamento di qualsiasi punto che faccia accendere entrambe le luci di segnalazione. Una interessante novità, che potrebbe diventare anche qualcosa di nuovo da proporre nelle sale da scherma.
Proprio in questa specialità la squadra italiana formata dai Maestri Bedani, Pianca, Azzolini e Rapisardi come rappresentante italiano nel consiglio direttivo dell'Académie hanno sconfitto in finale la Francia e portato a casa il primo titolo mondiale di questa specialità. Gli stessi hanno poi anche conquistato la medaglia d'argento della gara di spada. Nelle competizioni individuali sono stati vinti due bronzi, entrambi nella spada, con Bedani nella categoria "Seniores" e con Pianca in quella "Veteran" (riservata a chi avesse compiuto 50 anni).
Considerando la esigua partecipazione il bottino portato a casa non è stato affatto scarno : 1 oro, 1 argento e 2 bronzi.
Tra le decisioni assunte dall'assemblea internazionale c'è la modifica della frequenza di questa manifestazione, che da questa edizione sarà annuale, e la partecipazione alla stessa che sarà completamente libera. Prossima appuntamento quindi già nel 2018, sempre a Strasburgo.
Per chi volesse avere una idea di quello che è la sciabola da duello "moderna" può guardare la finale sul canale youtube :
https://www.youtube.com/watch?v=H7yDTSZ4-U4&list=PLA7ifVC-mGngbXYaiEWbTXiSjTBoq_y2M
I risultati delle competizioni sono sul sito ufficiale A.A.I.
http://www.aai.world/2017/07/07/cdm-aai-strasbourg-2017-resultats/
Paolo Cuccu

4 commenti:

  1. Probabilmente anche l'Accademia internazionale è proscritta, infatti il suo Presidente Giovanni Rapisardi mi risulta molto vicino all'Accademia Nazionale di Scherma. Spiace dover costatare che le ragioni politiche e le vicissitudini tra enti debbano vedere la penalizzazione dei nostri maestri, i quali ancora una volta hanno dato dimostrazione della loro valenza. Ricordo l'enfasi con la quale la FIS esponeva le medaglie vinte dai nostri rappresentanti in queste occasioni affermando la superiorità della nostra classe magistrale. Tempi lontani, ma tant'é questo é il modus operandi della FIS: che tristezza!
    Ai nostri rappresentanti va il nostro grazie ed i nostri complimenti per i risultati conseguiti.

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  2. Probabilmente la Fis non ha dato notizia dell'evento dato l'esiguo numero dei partecipanti, non solo Italiani, ma pure stranieri... 19 nel totale di tutte le gare, se non ho contato male dalle classifiche. Tutti provenienti dal paese ospite e dalla Spagna, salvo appunto 3 italiani.
    Assenti paesi come la Germania, l'Ungheria, che hanno fatto la storia della scherma insieme al nostro e non pervenute neanche le nazioni dell'ex blocco sovietico la Polonia e quant'altri.
    Una manifestazione, come dire, che lascia ampi margini di dubbio sul come mai un organismo internazionale di così ampio respiro di importanza come la AAI non riesca a coinvolgere i Maestri delle Nazioni ad essa affiliate.
    Una gara è pur sempre una gara, quindi chi l'ha vinta nella fattispecie gli Italiani, meritano comunque il sostegno e l'applauso perché facile vincere non è sicuramente stato come non lo è mai in nessuna gara.
    Speriamo che la Accademia Internazionale riesca in futuro a restituire gli antichi fasti a questa manifestazione che oggi pare davvero abbandonata e che quest' anno sembra essere stata disertata ancor più dell'edizione passata. Brillante idea quella della sciabola da terreno, che rispolverando un antico passato probabilmente punta il dito verso la strada di futuri fasti.

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  3. Mi chiedo: il Regolamento FIS parla chiaro e cita, per partecipare a gare all'estero l'atleta ha l'obbligo di comunicarlo alla Fis. Quindi sono certo cbe i 3/4 atleti lo abbiano fatto? quindi la Fis lo sapeva! Allora perché non dare notizia dei risultati. Inoltre l'uso della tuta ufficiale della Fis e quindi dell'Italia deve essere autorizzata. Sono certo la Fis lo abbia fatto. In caso contrario deferiamo anche i 4 maestri?
    Sarà questo clima di terrore che ha frenato gli sotrici maestri onnipresenti a queste gare?

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  4. Grazie Paolo per l'articolo e grazie Ezio per l'ospitalità. Tutti i processi di rinnovamento sono lunghi e complessi, ma già iniziarli è un bel passo avanti, a mio avviso. Il mondiale maestri a cadenza annuale è una novità sperimentale, e dato che tutte le accademie AAI sono, per così dire, "tarate" sul mondiale ogni 4 anni (sarebbe toccato l'anno prossimo, cosa che avverrà, sempre a Strasburgo), la scarsa partecipazione era preventivata, così come lo era quella italiana, scarsa, purtroppo, per altri motivi, facilmente intuibili. Nonostante questo, i (veramente) pochi maestri italiani presenti, che hanno rappresentato loro stessi in primis e la loro nazione (come scritto nei loro passaporti) in secundis hanno portato a casa il loro bottino, cosa che conferma il fatto che la scherma italiana è forte a prescindere dalla politica e, sono felice di riscontrarlo, a prescindere dalle "calde" raccomandazioni a non partecipare a questo evento iridato. Riguardo le competizioni e le iniziative AAI, staremo a vedere nei prossimi anni come si svilupperanno le cose, ma mi preme sottolineare che l'AAI è un'organizzazione internazionale che tutela i maestri di scherma, quindi sovrana nel suo ambito, al pari della FIE, dell'UIPM, del CISM o di tutte le altre organizzazioni che si occupano della scherma sportiva nelle sue varie forme. La logica della sciabola da terreno e delle future iniziative orientate a sviluppare forme agonistiche più spettacolari è funzionale ad attirare pubblico, più che partecipanti: sappiamo bene che è quello il problema, ad alti livelli, ovvero l'imbarazzante deserto nelle tribune, riscontrabile facilmente durante i massimi eventi schermistici. In tal senso, la FIE nei suoi oltre cent'anni di storia, non sta affatto risolvendo il problema, anzi (le tribune semi-deserte di cui sopra lo attestano), ma evidentemente la cosa non interessa... e i più perspicaci possono anche intuirne i motivi. Più pubblico significa più sponsor, e più pubblico e più sponsor insieme significano la possibilità di togliere alla scherma l'odiosa etichetta di "sport povero", etichetta che, piaccia o no, rappresenta la realtà dei fatti. L'AAI, che tutela chi intende praticare e insegnare scherma professionalmente, pur non avendo gli stessi mezzi delle organizzazioni internazionali più ricche e prestigiose, oggi vorrebbe provarci e impegnarsi per riuscirci...

    ...ai posteri l'ardua sentenza! Un saluto e tutti e buon ferragosto.

    Giovanni Rapisardi
    Maestro di scherma e Presidente pro tempore dell'Académie d'Armes Internationale (AAI)

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