29 gennaio 2015

GRUPPO SCHERMISTICO ARBITRALE: qualcosa non va.


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https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRkVCiBtfCrS3FnBfISBGmQNEzBYOKB0GMVdcDhpXJkJVTaJA5qGgNel mese di dicembre 2013 il M° Paolo CUCCU pubblicava su questo blog l’articolo ”G.S.A.: qualche suggerimento” con il quale analizzava il modo di arbitrare e nel contempo offriva delle proposte migliorative. Credo sia rimasto lettera morta. A distanza di tempo la tematica torna di moda, ritengo quindi sia giunto il momento di esporre quel che penso e dell’idea che mi sono fatto sull’argomento.

Premetto che tempo fa qualche lettore di Piazza della scherma mi ha imputato il fatto che non mi documentassi sui vari argomenti trattati, prendendo posizione in modo incauto. Posso sicuramente aver dato questa impressione, ma prima di scrivere ho sempre accertato la fondatezza delle mie fonti e qualora si vogliano delle prove basta chiamarmi.

Dopo l’ennesima indicazione sulle discutibili convocazioni e sul modo di gestire tecnicamente una gara ed ancora sul modo di arbitrare dei convocati, ho sentito il bisogno di verificare direttamente quanto segnalatomi.

https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQ8JK-Qwsqhla3h6OSQ3UTE4suvZhcjb05wISG0tApTOjlX3sJyoANei due giorni di Foggia (24-25/01/2015), ho visto persone non qualificate, entrare ed uscire, a proprio piacimento, dalla sala della Direzione di torneo; riprendere gli arbitri mentre svolgevano o avrebbero dovuto svolgere il loro ruolo di giudici imparziali. Ho avuto l’impressione che quanto mi é stato segnalato in passato rispondesse a verità e cioè che il settore arbitrale non sia del tutto indipendente e garante di una conduzione di gara in modo insensibile a sollecitazioni esterne. Ho visto aggirarsi tra le pedane alcuni personaggi, nelle loro vesti di maestri, che e mentre seguivano i propri allievi interloquivano con gli arbitri. In buona sostanza ho avuto l’impressione che nulla sia cambiato.

E’ pur vero che una certa onda lunga deve ancora passare ma è auspicabile che passi presto, anzi prestissimo.

Diceva Andreotti: a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Nel mio pensar male ho supposto che quando i personaggi a cui facevo riferimento entravano in Direzione di Torneo scegliessero pure gli arbitri per i propri atleti.

Nella Direzione di Torneo vi era anche il Commissario Roberto CROLA, persona al di sopra di ogni sospetto, che ha la mia totale stima e credo non solo mia, il quale ha certamente garantito la regolarità della Direzione, però se non avessi osservato con i miei occhi alcune situazioni come quella di vedere un arbitro seguire l’atleta della sua Sala ed interloquire durante il minuto di riposo con l’arbitro(!?) non avrei avuto alcun motivo di pensare  male.

Conosco il Vice Presidente Vicario della Federazione, Dott. Paolo AZZI, e so che è uomo intellettualmente e moralmente onesto, quindi confido nella sua persona affinché verifichi direttamente ed eventualmente sono a disposizione per un colloquio e per tutti i chiarimenti ritenuti necessari.

Infine, colgo l’occasione per segnalare anche un certo malcontento, della stragrande maggioranza, degli arbitri: probabilmente le voci di una decurtazione dei rimborsi ne sarebbe la causa. Di certo ultimamente (ultimamente dura da un po’ di tempo!) il G.S.A. non gode di grande considerazione, soprattutto per la presenza di soggetti un po’ sopra le righe.

Considerati i sacrifici che si chiedono agli affiliati e tesserati, credo sia quanto mai necessario riacquisire credibilità, affinché l’ambiente si senta almeno garantito sulla regolarità delle gare.

Ezio RINALDI

25 gennaio 2015

DECRETO MILLE PROPROGHE 2015


 Il 15 dicembre u.s. sul sito federale è stata  pubblicata la notizia dal titolo “TAGLI ECONOMICI DOPO INSERIMENTO FEDERSCHERMA IN PERIMETRO ISTAT - IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE FEDERALE: "INFORMATI E NON ALLARMATI".


Con tale pubblicazione il Presidente  FIS ha ufficialmente informato tutti gli interessati che a causa dell'inserimento della Federscherma nel conto economico della Pubblica Amministrazione l’obbligo di adeguamento alle normative in materia di spesa avrebbe comportato dei necessari tagli in non meglio precisati settori federali,  al fine di assicurare gli accantonamenti dettati dalla legge in vista del versamento all'Erario.

 Senonché l’art. 13 del Decreto Milleproroghe 2015, varato dal governo   il 31 dicembre 2014 ha differito   al 1° gennaio 2016 l'applicazione alle Federazioni sportive nazionali affiliate al Comitato olimpico nazionale italiano(CONI) delle norme di contenimento delle spese previste dalla legislazione vigente a carico dei soggetti inclusi nell'elenco dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT) delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196,e successive modificazioni.” con la conseguenza che il regime economico della FIS resterà immutato ancora per tutto l’anno in corso.
Sono stato a Foggia e sono appena rientrato. Nel capoluogo della Capitanata ho avuto il piacere di incontrare molte persone con le quali, come sempre accade in circostanze del genere, ho avuto modo di scambiare qualche chiacchiera. Tra queste anche la notizia che il Presidente federale, in occasione di uno dei recenti allenamenti collegiali, abbia annunciato il differimento  del su menzionato obbligo.
Tuttavia, considerato che tale notizia, nonostante la positiva rilevanza, non appare ancora sul sito federale, a meno che non sia stato fatto nelle ore in cui viaggiavo per il rientro in sede, ritengo di fare cosa gradita agli affiliati di darne informazione attraverso Piazza della Scherma.
Ezio RINALDI

21 gennaio 2015

MODICA CAPITALE D'ITALIA DELLA SCHERMA!


Da nuovosud.it quotidiano online edizione Sicilia redazione di Siracusa

 

I 30 anni della Conad

Modica capitale della scherma in Italia e decima città nel mondo

Inviato da desk1 il 21 Dicembre, 2014 - 17:34

 

Modica capitale della scherma in Italia e decima città al mondoModica entra nel club esclusivo delle dieci città del mondo scelte dalla Federazione internazionale di scherma per ospitare eventi e corsi di formazione per arbitri, atleti e maestri. L’accordo è stato firmato sabato sera, all’auditorium Pietro Floridia, in occasione della cerimonia per ricordare i trent’anni della Conad Scherma Modica. Perfetto padrone di casa, Giorgio Scarso, presidente della Federazione italiana scherma e vicepresidente del Coni. A lui si deve la gran parte del merito per questo prestigioso traguardo. L’accordo siglato a Modica segue quello di New York e della tedesca Tauber, città natale dell’attuale presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach. Presente alla cerimonia anche la presidente della Conad Scherma Modica, Maria Monisteri, che ha apposto la sua firma al documento che sancisce la scelta della città della Contea. Il documento porta la firma anche di Giorgio Scarso e di Rodion Plitukhin, coordinatore del Club Movimenti iniziative Fie, in rappresentanza di Alisher Usmanov, presidente della Federazione internazionale scherma. “Abbiamo iniziato a scegliere – ha affermato Plitukhin – le migliori realtà mondiali della scherma basandoci sulle capacità umane, le strutture e le capacità tecniche. Modica è stata scelta grazie all’interessamento del presidente Scarso e l’abbiamo accolta con piacere nel club Fie avendo piena fiducia nelle capacità organizzative di Modica”. “Vivo questo giorno con orgoglio e commozione – ha detto Giorgio Scarso – e abbiamo voluto presentare adesso questa iniziativa proprio in concomitanza con il trentennale della Scherma Modica. Avere individuato Modica come città Fie è un motivo di orgoglio ma, anche, un impegno che la città deve assumere. Ora, dobbiamo essere bravi a trasformare l’entusiasmo in impegno”. Il primo evento inserito nel contesto Fie potrebbe svolgersi a Modica già a febbraio: un corso di formazione per i maestri africani, mediorientali e del Centro America.
Credo sia un onore conquistato, con grandi sacrifici, sul campo, i cui meriti sono sicuramente ascrivibili alla intensa opera del Presidente Giorgio Scarso e rende orgogliosa l'Italia sportiva.
Nell’esprimere le mie felicitazioni per l'elevato riconoscimento, mi auguro che anche altre prestigiose società della scherma italiana possano essere riconosciute, al pari di Modica, REALTÀ MONDIALI DELLA SCHERMA.
Ezio RINALDI

16 gennaio 2015

CONTRIBUTI, SPESE E CHIAREZZA.

Il Signor Giuseppe, papà di uno schermidore, ha letto il post riguardante i contributi alle società ed a tal proposito mi ha fatto pervenire le riflessioni che seguono:
“ Egr. Sig. RINALDI, complimenti e concordo sulle argomentazioni scritte nel suo ultimo intervento. Scrivo a nome di alcuni genitori che hanno dei figli praticanti le varie armi, questi, nel corso di alcuni incontri mi hanno parlato e conseguentemente analizzato alcune spese relative alla partecipazione dei propri ragazzi alle gare internazionali U17.
Dall’esame è emerso che qualche CT programmi allenamenti mensili per 12 giorni i cui costi sono facilmente deducibili (vitto-alloggio-viaggi), inoltre, e questa è la cosa che mi ha meravigliato maggiormente, sembra siano stati spesi dalla Federazione circa trentamila euro per una trasferta in Cina di una determinata arma: non Le sembra una esagerazione in un periodo come questo? A mio avviso, e sempre nell’ottica della  chiarezza e trasparenza, non sarebbe  morale/etico/giusto  che i CT rendessero pubbliche le spese sostenute mensilmente per le varie attività sia agonistiche che propedeutiche a tale attività?
Si potrebbe sfruttare all’uopo il sito federale, anzi, questo dovrebbe essere un veicolo importante per portare a conoscenza di tutti i tesserati su come si spendono, fin nei minimi dettagli, i soldi che entrano in Federazione sia dai pochi sponsor che dal Coni. Solo così tutti i tesserati potrebbero controllare e farsi conseguentemente un’opinione sulla correttezza dei comportamenti adottati dai nostri dirigenti e politici federali, realizzando una piena trasparenza e permettendo in un certo qual modo a tutti di sentirsi parte integrante del movimento.
Sembrerebbe, ma non ne sono sicuro, che quando i CT sforano il budget a disposizione il Consiglio federale con apposita delibera assorba ed autorizzi lo sforamento. Se ciò fosse vero la cosa sarebbe almeno discutibile, si desumerebbe che tali tecnici non siano in grado di programmare il loro lavoro e le conseguenti spese, causando con ciò un danno economico per tutta l’attività federale.
Se la notizia corrispondesse al vero, i 30.000 euro spesi per la trasferta in Cina sono uno schiaffo alla decenza ed al rispetto di tutti. Basti pensare che un U.17 paga per una gara Europea 80 quale contributo arbitro e da qui nasce una domanda:  quanto incassa la federazione per la partecipazione dei ragazzi alle gare internazionali U.17? Da un breve calcolo: ogni gara vede la presenza di circa 40 atleti italiani che moltiplicati per 80 da un totale di  3.200. Considerato che sovente la FIS (sembra) non convoca l’arbitro e che tale figura, con appositi accordi con gli organizzatori locali, può essere convocata in sede con una spesa totale di 400/500 , si può ipotizzare un incasso netto di 2.700/2.800 per la federazione (un arbitro in sede costerebbe 200 per 2 giorni gara). Francamente non so se tali cifre possano essere veritiere, ma Lei, Sig. Rinaldi, potrebbe approfondire la problematica e portarla a conoscenza dei Suoi lettori ?
A questo punto, sempre se corrispondesse al vero, mi domando:” perché, visto che i soldi sono delle famiglie degli atleti, non usare anche questi fondi per le Società?”. Forse sono un ignorante di consuntivi annuali e bilanci, ma pare che nei vari programmi di spesa non vi sia traccia di questa voce: è troppo facile incipriare tutto con voci generiche che a mio avviso dovrebbero essere accuratamente ed opportunamente evitate.
Inoltre in merito al settore tecnico, mi riferiscono di una certa incoerenza sia nelle scelte che nella programmazione. Sembrerebbe infatti, che ad inizio anno venga svolta una preparazione con grandi spese per poi arrivare verso la fine della stagione con allenamenti fatti in casa e senza staff. Anche qui Lei potrebbe approfondire se in tali circostanze ci sia qualcuno in Federazione che effettui dei controlli su come vengono spesi i fondi che sono, ribadisco, in un certo senso anche i nostri?
Per ultimo, tali alcuni amici genitori mi riferiscono di un forte dissenso per la gara G.P.G. di spada, già prevista nella lontanissima Bolzano e spostata, addirittura, a Bressanone. Mi dicono difficoltosa da raggiungere e particolarmente dispendiosa. Peraltro, obbligatoria, per i ragazzi, i quali se non  partecipassero non sarebbero ammessi alla fase finale di Riccione; non sarebbe il caso di cominciare a programmare date e luoghi di gara in sedi facilmente raggiungibili e magari predisporre una serie di convenzioni vere con alberghi e ristoranti per evitare alle famiglie salassi economici e perdite di tempo?
Si potrebbe anche pensare, da parte della FIS, di contribuire alle spese delle famiglie e non sperperare fondi in attività eventualmente non condivise oppure organizzare gare, come da più parti richiesto, a livello interregionale (per aree geografiche) evitando transumanze e spostamenti oceanici.
Vorrei ricordare come la scherma sia uno sport interamente a carico dei genitori (armi, indumenti, allenamenti, trasferte e gare).  
In conclusione, se quanto riferitomi rispondesse al vero, in un momento di crisi economica, come quello attuale, si può ben capire quali sacrifici debbano affrontare gli amici che hanno figli praticanti la spada. Si ha come l’impressione che la nostra federazione voglia solo spremere la base.
Mi piacerebbe tanto che quanto detto potesse essere smentito per amore della scherma, per la nostra federazione e per l’intero movimento.
Cordiali saluti, Giuseppe”.
Il Sig. Giuseppe ha posto una serie di interrogativi a cui non posso dare le opportune risposte poiché bisogna, appunto, accertare se le cifre enunciate siano vere. Se lo fossero, indubbiamente ci sarebbe molto da dire. Pertanto, pubblico la sua lettera nella speranza che qualcuno dia le attese risposte. Per quanto mi riguarda cercherò di fare le opportune verifiche, dopo di che potrei esprimere il mio pensiero.
Preciso che il Signor Giuseppe si è qualificato con le proprie generalità e domicilio, quindi è persona conosciuta. Mi ha pregato, ove fosse possibile, di evitare la diffusione dei suoi dati per le ovvie conseguenze che ne avrebbe. Nel momento in cui si è palesato con il sottoscritto non lo ritengo un anonimo.


Ezio RINALDI                                                                                             

12 gennaio 2015

G.S.A.- DIMISSIONI DEL PRESIDENTE

Il Presidente del Gruppo Schermistico Arbitrale della FIS. sig. Pietro INGARGIOLA, ha rassegnato le dimissioni dall'incarico ricoperto per ragioni di carattere personale, familiare e professionale.
Premesso che quando si assumono iniziative così importanti, non è coinvolta una sola persona ma l'intero movimento di cui si fa parte, conseguentemente il dispiacere, da un punto di vista prettamente umano, anche da parte di chi potrebbe compiacersi di tale atto, è del tutto comprensibile. Però, al di la delle motivazioni che hanno determinato la decisione assunta, la situazione attuale lo richiedeva, quindi UN ATTO DOVUTO, ASSUNTO CON MOLTO RITARDO.
Il Vice Presidente Paolo AZZI, già referente del Consiglio federale per il settore arbitrale, ha assunto momentaneamente il coordinamento della Commissione.
Ezio RINALDI

11 gennaio 2015

CONTRIBUTI

Il Presidente Scarso ha comunicato alle società aventi diritto la corresponsione del contributo ordinario per l’anno 2014. Nel contempo annuncia che per il 2015, perdurando la situazione attuale, di contrazione degli stanziamenti da parte del CONI, il Consiglio valuterà la possibilità di continuare ad erogare tale apporto.
Una lettera di per se molto chiara ed onesta, se non che, dopo qualche riflessione, ci si pongono alcune domande: 1. Il CONI non ha diminuito i contributi alla FIGC distribuendo qualcosa in più alle federazioni?; 2. E’ mai possibile che a rimetterci debbano essere sempre le società? 3. E’ così difficile trovare nell’ambito del bilancio le risorse necessarie per continuare a sostenere i club?
Intanto per capire bene le intenzioni della Federazione sarebbe stato necessario pubblicare il bilancio preventivo per il 2015, dal quale si capirebbe se ci sia la volontà da parte del Consiglio di continuare ad erogare il contributo, infatti nel documento programmatico dovrebbe essere prevista la cifra da destinare a tale provvedimento. Dal  rendiconto preventivo si possono ricavare gli indirizzi politici, programmatici e amministravi della federazione: le variazioni che avverrebbero durante l’esercizio per l’assestamento di bilancio dovrebbero anch’esse essere pubblicate. Solo così si potrebbe prendere coscienza dell’operato del Consiglio e quali siano le linee programmatiche-attuative sulle quali esso intende muoversi. Purtroppo il bilancio preventivo non viene pubblicato.
A me non risulta che il Governo nella legge finanziaria abbia stabilito di diminuire lo stanziamento per lo sport, anzi con la candidatura di Roma per le olimpiadi del 2014 ci sarà bisogno di ulteriori risorse per promuovere tale proposta e le federazioni, tutte, sono interessate a dare il loro contributo con manifestazioni ed iniziative tese a sostenere la Capitale quale sede ideale per il massimo appuntamento sportivo, e se lo sono le federazioni a maggior ragione lo sono le società sportive. Sono fermamente convinto che il finanziamento per le FSN se non aumenterà certamente non sarà decurtato.

Mi permetto di affermare che ci sono settori dai quali si potrebbero ricavare/trovare la totalità  dei fondi da destinare ai club – personalmente ne ho quantificati 150.000€ solo in un settore - senza fare molti sforzi. Occorrerebbe però avere la determinazione politica per assumere iniziative significative ed il Consiglio Direttivo, considerata la forza di cui dispone, potrebbe (dovrebbe?)intraprendere tale viatico. 
Ezio RINALDI

06 gennaio 2015

FACEBOOK, COMMENTI E POLEMICHE

Le polemiche di questi ultimi giorni, nate da un articolo a firma del sig. Gianfabio Monaco, a mio avviso sono uscite fuori dal seminato. Un conto è il confronto dialettico, sia pure duro ed aspro, altro sono le violenze sulle persone, ed a me sembra che questo sia accaduto.

Sono stato taggato su una foto che nulla ha a che vedere con la mia persona, ma tant’è vivendo una realtà virtuale come Facebook bisogna saperne accettare le conseguenze. Potrei  cancellare alcune amicizie evitando così, per il futuro, fastidiosi commenti ed interventi, ma non è nel mio stile. Vorrei soltanto che se qualcuno avesse delle cose da dire sui vari argomenti, le dicesse nel luogo preposto a questo scopo. Capisco anche che intervenire in tale luogo significherebbe andare contro il sistema. E’ innegabile che sul blog da me gestito siano stati inviati commenti di “Anonimi” che avrebbero voluto essere pubblicati, commenti peraltro particolarmente favorevoli all’attuale Amministrazione Federale, quindi non capisco perché nascondersi. Comunque ognuno è padrone di se stesso e decide come meglio comportarsi.
 
Mi ha fatto molto piacere leggere sulla mia pagina Facebook la condanna agli anonimi, quindi qualcuno condivide la mia linea editoriale. Comunque per “Anonimo” intendo una persona che non è rintracciabile, ma quando ne conosco l’indirizzo ed i dati di identificazione non ho bisogno di foto per sapere chi è. Tutto ciò detto, quanto emerso dal confronto ha posto in evidenza una serie di, chiamiamole “particolarità”, che meriterebbero quanto meno una analisi seria da parte di chi dovrebbe garantire l’applicazione delle proprie norme e codici.
 
Ringrazio chi ha ritenuto che scrivere sul diario altrui sia piuttosto scortese. Lascerò la mia pagina Facebook aperta, nella certezza che le persone che vi accedono lo facciano con il giusto equilibrio. Per ultimo non intendo entrare in polemica con nessuno, ma continuerò a scrivere di ciò di cui gli altri non raccontano per paura di ritorsioni e, credetemi, io ne sono testimone.
Ancora una volta BUON ANNO a tutti.
Ezio RINALDI