14 giugno 2013

ATTIVITA' AGONISTICA - PROPOSTA DI MODIFICA - PARTE 2^

Riprendo il discorso sull’attività agonistica parlando, come annunciato, dei Campionati a squadre. Di seguito una tabella riportante alcuni significativi numeri relativi ai team partecipanti a tali competizioni:
SQUADRE PARTECIPANTI AI CAMPIONATI ITALIANI 2012/2013
ARMA A1 A2 B1 B2 C1 C2 (zone) TOTALE
Sp.M. 12 16 16 16 15 65 140
Sp.F. 12 16 16 15 13 36 108
F.M. 12 14 15 14 13 0 68
F.F. 12 13 13 8 0 0 46
Sc.M. 12 16 14 11 10 0 63
Sc.F. 12 15 15 5 0 0 47
TOTALE SQUADRE PARTECIPANTI 472
Dal quadro si evince, anche in questo caso, la disparità partecipativa tra le varie armi e si può senz’altro affermare che il settore spada è sempre numericamente superiore alle altre armi. Pertanto, sulla base di tale analisi sarebbe opportuno rivedere  la composizione numerica dei vari campionati. Conseguentemente ritengo di sottoporre all’attenzione del Presidente e del CF della FIS una modifica relativa ai numeri delle squadre da ammettere ai vari campionati come di seguito indicato, tenendo fermi i numeri relativi alle squadre di F.M. e F., Sc.M. e F.:
n. 21 sq.        sp.m.     per il campionato di       A1;
n. 18 sq.        sp. f.      per il campionato di       A1;
n. 24 sq.        Sp.m.     per il campionato di       A2;
n. 21 sq.        Sp.f.        per il campionato di       A2;
n. 24 sq.        Sp.m.     per il campionato di       B1;
n. 21 sq.        Sp.f.        per il campionato di       B1;
n. 24 Sq.        Sp.m.     per il campionato di       B2;
n. 21 Sq.        Sp.f.       per il campionato di       B2.

Nel campionato  di C (sono eliminati i campionati di C2)sono ammesse tutte le squadre che ne facciano richiesta. Tale competizione potrebbe essere sviluppata in due tronconi.
Per tutti i campionati restato invariate le quote di promozione e retrocessione.
Le competizioni potrebbero essere svolte in due fine settimana (ve.-sab.- dom.) e più precisamente in uno:
sp.m. ind. e sq.; f.f. ind. e sq.; sc.f. ind. e sq..;
in un altro fine settimana:
 sp.f. ind. e sq.; f.m. ind. e sq.; sc.m. ind. e sq..

E’ chiaro che la F.I.S. potrà modificare tale assetto a seconda delle proprie esigenze.

Come si può vedere nulla di trascendentale, ma in questo modo si da una maggiore importanza ai numeri che annualmente vengono espressi.

Altro argomento importante e particolarmente sentito dalle società civili è l’incontestabile supremazia dei club militari nelle gare a squadre. Tale supremazia, per la quale  al momento non mi  addentro in particolari analisi, difficilmente consente alle società civili di aggiudicarsi il titolo di Campione Italiano a squadre. Ciò comporta una forte penalizzazione in termini di immagine per i club non in divisa, soprattutto nei rapporti con gli enti locali e con eventuali sponsors. Pertanto anche in questo caso ritengo di poter proporre alcune soluzioni, tra le quali:
  • Istituzione di un Campionato di Eccellenza al quale partecipano esclusivamente i Club in divisa;
  • Istituzione di un Campionato Italiano a sq. al quale prendono parte esclusivamente le società civili;
  • Prevedere il prestito di atleti militari alle società civili di allenamento (ciò già avviene, ma con alcune limitazioni). In questo caso ed al fine di disciplinare tale possibilità, nell’ambito della convenzione CONI/FF.AA, stipulare con ogni gruppo sportivo in divisa appositi accordi scritti, nei quali regolamentare tale prestito.
CAMPIONATI ITALIANI GIOVANI E CADETTI

Al fine di acquisire elementi di valutazione tecnico/agonistico degli atleti cadetti e giovani, in particolar modo di quelli inseriti nella prima fascia di età (15 e 18 anni), ritengo utile il ripristino dei campionati regionali per tali categorie.
La partecipazione non dovrebbe essere obbligatoria, ne tantomeno la gara dovrà essere selettiva.
Detta integrazione consentirebbe ai tecnici di poter valutare, con cognizione di causa, le capacità dell’atleta, ancorché alle prime esperienze agonistiche, in funzione di una possibile partecipazione ad un campionato nazionale molto competitivo, come possono esserlo i Campionati Italiani Cadetti e Giovani. Peraltro la reintroduzione di tale gara gratificherebbe gli atleti meno dotati, i quali avrebbero comunque la possibilità di gareggiare a costi contenuti, prima di affrontare una trasferta nazionale.
Ritornando sul discorso delle gare individuali, mi  rendo conto che per quanto riguarda i numeri relativi alla spada, non avrebbe senso fare una fase finale con numeri altisonanti (sp.m. 298 e sp.f. 174), pertanto la F.I.S., sulla base delle proprie esigenze organizzative e di immagine, potrà prevedere numeri più ridotti ma certamente superiori a quelli attuali. In tale ottica mi permetto di suggerire i seguenti numeri:
·   12 gironi da 7, in altre parole ammettere alla fase finale n. 84 atleti di sp.m.;
·     9 gironi da 7, ovvero n. 63 atlete ammesse alla fase finale di sp.f.

RANKING
Come già pubblicato sul blog, ci sono state delle lamentele per alcune decisioni federali inerenti l’attribuzione di punteggi ad atleti convocati per campionati del mondo, campionati europei e coppa del mondo, che a parere del sottoscritto sono condivisibili.
Ritengo quindi utile stabilire ad inizio di stagione regole che rimangano valide per tutta l’annata. Ormai l’esperienza è tale che prevedere delle varianti o modifiche al regolamento per l’attività agonistica sia una operazione assolutamente fattibile ad inizio di stagione. Ciò eviterebbe di prestare il fianco a pettegolezzi circa l’agevolazione di questo o quell’atleta, ancorché facente parte o iscritto per una determinata società o allievo di un determinato maestro.

Le proposte in questione non hanno nulla di pretenzioso, ma semplicemente indicazioni collaborative, che nascono dall'esperienza sul campo.
 
Giovanni AUGUGLIARO, in collaborazione con Ezio RINALDI
 

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