31 ottobre 2012

VALORI MORALI ED INTELLETTUALI

E’ vero in una campagna elettorale i mezzi per demolire l’avversario sono tutti leciti e chi partecipa a tale competizione dovrebbe saperlo. Quindi niente di nuovo all’orizzonte, ma quando la competizione si svolge in un ambito sportivo le cose dovrebbero essere diverse, cioè più pulite, più oneste, avere rispetto per l’avversario. Forse sto sognando o semplicemente vivo in un altro mondo: no! Vivo su questa Terra e sono fortemente in contrasto con tali mezzi e lo sono perché vorrei che tutti potessero esprimere in piena libertà i propri pensieri, e mi batterò sempre perché ciò si realizzi.

Se trovo difficoltà a far valere tali modelli probabilmente è dovuto al fatto che alcuni valori, quali quelli morali ed intellettuali, si sono persi e questo porta a considerare una sedia pubblica una poltrona personale, in tale ottica vengono utilizzati i sistemi più subdoli per non lasciarla mai.

Oggi mi trovo a competere per la Presidenza della Federazione Italiana Scherma e non nascondo le innumerevoli difficoltà ed ostacoli che trovo quotidianamente sul mio cammino, perfino nell’ organizzazione di una conferenza stampa.

Sembrano cose semplici ed ovvie ma non è così perché chi ha la poltrona non vuole mollarla ed allora intervenire, utilizzando ogni mezzo, su personaggi, anch’essi componenti di un ingranaggio gestionale di parte, per ostacolare il cammino di una alternativa è una cosa del tutto normale.

Tutto ciò manifesta la volontà di non accettare un confronto su programmi, idee, operatività ed evidenzia l’assenza del valore intellettuale. Potrei affermare che anche nel mondo dello sport forse l’etica è qualcosa di aleatorio, invece dovrebbe essere il valore fondante, ma cos’e l’etica? Per metterla sul piano filosofico può essere definita un ramo della stessa filosofia la quale studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico ovvero distinguerli in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati.

Non sono sicuro che tutti noi teniamo comportamenti moralmente etici, pertanto vorrei invitare i protagonisti di questa corsa a non perdere di vista quei valori così importanti che sono i pilastri su cui dovrebbe poggiare lo sport: quello agonistico ma ancor più quello dietro le scrivanie.

Ezio RINALDI

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