04 settembre 2012

LE REGOLE QUESTE SCONOSCIUTE


UN GRUPPO DI AMICI MI SCRIVE
“Siamo un gruppo di suoi sostenitori  e siamo indignati per quello che accade,  ci auguriamo che lei possa aiutarci a dare risalto a quello che succede.
    LE REGOLE QUESTE SCONOSIUTE: Le regole ci sono e dovrebbero essere rispettate.

Caro Rinaldi Lei, in precedenti articoli,  ha segnalato di un giovane ragazzo aspirante fisioterapista convocato agli azzurrini di spada ma senza laurea e senza esperienza specifica . Sulla vicenda si registrò la sua perplessità e di tanti noi genitori e dirigenti, in sintesi si ragionava sull’opportunità che un minorenne dovesse essere affidato alle cure di un giovane senza titoli  di studio specifici: alla fine il nome fu sostituito.

Non sappiamo se le regole siano state aggirate\eluse ma alla luce delle convocazioni effettuate qualcuno deve aver pensato che  la base  dell’intero  movimento sportivo sia ingenuo o sprovveduto. Infatti, successivamente il predetto 'giovane', evidentemente nelle grazie del notabile al quale Lei ha fatto riferimento nel Suo post, era presente a Formia (forse è stato reintegrato? E  a che titolo e con quale incarico?) lavorando con i nostri atleti ed è stato ben contento di mostrarlo, attraverso foto su facebook.

Non è una cosa personale, ma una questione di principi. Allora chiamiamo maestri non diplomati o atleti non tesserati, o giornalisti addetti stampa senza titoli (forse è già successo? ) o cronisti web tv senza titoli (anche questo forse è già  successo? ), non so se le  le attuali regole federali lo consentono ma credo che comunque ragioni di opportunità consiglierebbero atteggiamenti quantomeno più prudenti e rispettosi delle professionalità acquisite. In ogni settore della vita pubblica e privata si chiedono  sempre più specializzazione specifica e  trasparenza nei comportamenti,...spero che presto terminino queste anomalie e retaggi del passato.

Inoltre, ci piace notare come il CF abbia saputo vedere il bicchiere mezzo pieno anche quando questo è totalmente vuoto. Ci riferiamo ai risultati olimpici.

Da più parti è stato sottolineato come il giudizio positivo non sia legato esclusivamente al numero delle medaglie conquistate, quanto alla capacità della scherma italiana di giungere all'appuntamento olimpico con atleti assai competitivi. “Anche chi non è salito sul podio - è stato sottolineato nel corso del dibattito in seno al consiglio - si è rivelato essere competitivo e questo è un risultato da non sottovalutare”.

Cosa significa? Si riferisce forse all'unica arma che non ha portato medaglie, ma che vede il Ct in discussione?  Preme ricordare che il settore spada ha fallito non c’è altro da aggiungere. Per quanto riguarda la sciabola, in un contesto generale pur non brillando, alle Olimpiadi ha fatto la sua parte. Però anche in questo settore non tutto fila liscio, ma finché si vince va bene.

Vogliamo ricordare che è la prima volta da Seoul 88 (se non ci sbagliamo) che la Spada non porta medaglie olimpiche. Anzi meglio dire che non ci sono state medaglie ad Atene 2004 e Londra 2012, in entrambi i casi il responsabile era la stessa persona.

Adesso si dice che lo stesso non è messo in discussione perché ha creato un 'movimento'. Certamente lo ha creato, ma nell’ambito del suo entourage, visto che il preparatore atletico, il fisioterapista, due atleti e un tecnico, convocati nel giro U20, collaborano ed appartengono a club molto vicino al responsabile delle convocazioni.

La nostra non è una crociata contro detto personaggio, anche se qualcuno di noi, ne ha ben motivo, ma riteniamo che la gestione di questa Federazione con tutta la sua dirigenza, si possa identificare con il selezionatore e come lei stesso ha scritto, basta leggere le affermazioni di Tagliariol al Corriere di qualche anno fa, per capire perché.

Spero che Lei possa segnalare il tutto e fare da cassa di risonanza .

Dovremo cercare di risvegliare la nostra  coscienza “civica” di sportivi in primis, di addetti ai lavori  e di appassionati  di scherma.  

Buon lavoro, siamo sempre con Lei.”

Nel post MERITOCRAZIA E TRASPARENZA segnalavo qualche anomalia nelle convocazione degli azzurrini in merito a fisioterapisti non abilitati all’esercizio della professione e della presenza di alcuni atleti che forse non meritavano di essere inseriti dell’elenco dei convocati. Ricevo ora la su esposta e-mail sulla mia posta privata dalla quale emerge che quanto segnalato non ha sortito effetto. Ritenendo che la FIS non possa incappare in errori del genere, pubblico su queste pagine la predetta e-mail non già perché si pensi che il sottoscritto voglia dimostrare di non censurare nessuno, tantomeno eventuali rimostranze o segnalazioni varie, ma quale ulteriore contributo a fare chiarezza.

La segnalazione giunge da anonimo, ma ho voluto comunque darle voce, nella speranza che, al di la dell’anonimato, se vi sono state delle convocazioni  o altre azioni non giustificabili sia posto rimedio.

Ciò detto sono propenso a credere che il giovane in argomento fosse presente agli allenamenti azzurrini quale “apprendista” e come tale seguito dai/dal fisioterasti/a titolare. Qualora invece sia stato trovato un escamotage per aggirare le regole allora non sono d’accordo, condividendo in pieno il contenuto della precitata e-mail.

Non voglio addentrarmi, per il momento, nei meccanismi che determinano o contribuiscono alla formulazione delle convocazioni, ma voglio, brevemente esternare il mio pensiero sui risultati di Londra.

In tale contesto non mi interessa parlare di bravura di questo o quel commissario ma mi preme evidenziare che in un mio precedente post ho elogiato i nostri ragazzi, sia i vincitori sia coloro che non sono riusciti ad arrivare a medaglia, però una analisi fredda, fatta di percentuali l’ho elaborata e posso affermare che:

dal 1992 al 2012 sono state vinte dalla scherma n.36 medaglie olimpiche, di cui:
1.    n. 24 dal settore fioretto (n. 17 dal fioretto femminile) 66,66%;
2.    n.   7 dal settore sciabola (tutte maschili) 19,19%;
3.    n.   5 dal settore spada (n. 1 dalla sp.f.) 13,88.

Da quanto sopra emerge che la costante dominante è il Fioretto, soprattutto quello femminile. Le altre armi si inseriscono a rotazione e quindi saltuariamente. Nell’era Di Blasi la spada maschile si è confermata in due olimpiadi consecutive (1996 – 2000).

Pertanto si può affermare che negli ultimi 8 anni solo il compianto Carnevali aveva costruito qualcosa, riportando sia il settore maschile che quello femminile ai massimi livelli internazionali. Conseguentemente emerge un regresso in tale settore e parzialmente nella sciabola, soprattutto femminile nel quale non siamo mai riusciti ad imporci se non sporadicamente. Tutto questo nonostante le ingenti risorse finanziarie impiegate (tra sciabola e spada oltre 3 milioni di euro in 4 anni. In tale cifra è compreso tutto: partecipazione all’attività agonistica internazionale; allenamenti e compensi allo staff).

Credo che le affermazioni riportate circa il presentarsi alle olimpiadi con atleti competitivi non possano essere definite “risultato da non sottovalutare” poiché la scherma italiana è sempre stata competitiva, talché sono del parere che il bicchiere sia da ritenere traboccante per il fioretto, abbastanza pieno per la sciabola e quasi vuoto per la spada.

Ezio RINALDI

 

2 commenti:

  1. Articolo 1 : "L'Italia è una repubblica di raccomandati fondata sulla famiglia" (la costituzione "secondo me")
    Inutile che ci si continui a nascondere dietro ad un dito, l'Italia è così, una casta continua dove l'italiota medio passa metà del tempo a procacciarsi una buona raccomandazione, l'altra metà a pararsi il di dietro da chi potrebbe trovarne una migliore e soffiargli la comoda poltrona.
    Questo non lo dico io, lo dice l'ISTAT, che in una sua indagine ha "scoperto" che in nel bel paese 7 dipendenti su 10 vengono assunti in base a segnalazioni personali.
    Poi naturalmente ci si giustifica la coscienza con i titoli che il segnalato possiede, come fossero quelli la discriminante principale per l'assegnazione del lavoro, e non la buona parola del segnalatore.
    Che fare per sradicare questo malcostume? prima di tutto cultura, e lo sport sicuramente è la medicina più indicata per apprendere l'etica delle regole, il valore del sacrificio e il rispetto per gli altri. Ma quando anche questo mondo viene inquinato da certi attegiamenti, dove possiamo rifugiarci?
    Regole e multe. Gli italiani capiscono solo se vengono toccati nel portafoglio, tutto il resto non esiste. Sono solo noiosi cavilli messi li apposta per favorire uno a discapito dell'altro, ma l'altro non si arrabbia perchè sa che troverà nelle pieghe delle regole quella scappatioia che gli consentirà di mettersi a pari degli altri.
    "Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano", lo disse Giolitti mica uno straniero!
    Poniamo, per assurdo intendiamoci, che per un attimo le regole vogliano essere create per essere rispettate.
    Allora poniamo che, come nella vicina Europa, i tecnici della nazionale vengano assunti per bando di concorso.
    Titoli, curriculum, risultati, tutto nero su bianco e soprattutto PUBBLICO. Niente sotterfugi, niente amici o amici degli amici, niente raccomandazioni di casta.
    Un concorso per eccellenze dello sport e del nostro sport.
    Poniamo che queste persone siano obbligate a lavorare SOLO per la federazione per tutto il periodo di durata del contratto, pena l'esclusione immediata. Poniamo, per assurdo sia chiaro, che questa regola venga anche fatta realmente rispettare.
    Che avremmo? una serie di professionisti al servizio esclusivo dello sport.
    Certo, per taluni sarà durissima dovere rinunciare a due, se non tre, stipendi a favore del solo contratto federale, ma sicuramente l'esposizione mediatica ed il prestigio che può conferire il lavorare per la federazione sportiva più medagliata d'Italia (e schermisticamente del Mondo) li ripagherà abbondatemente a fine mandato con facili guadagni in federazioni emergenti o contratti nelle più prestigiose sale di scherma.
    Controindicazioni : la politica perderebbe una grossa fetta del proprio potere contrattuale.
    Non cis arebbero più malignità e dubbi su presunti favori o voti di scambio, un concorso pubblico azzera tutto, e soprattutto è impugnabile in caso di manipolazioni.
    Allora temo che tutto diventi assai utopistico, un pò come la legge elettorale.
    In realtà nessuno la vuole cambiare, solo modificare a proprio vantaggio.

    RispondiElimina
  2. nella spada è stato distrutto un settore con una gestione dissennata degli atleti e Londra ne è stata la logica conseguenza,forse è il momento di voltare pagina e ricostituire un gruppo affiatato

    RispondiElimina