04 maggio 2012

PAGLIUZZA E TRAVE

Riprendo il discorso della campagna elettorale. Come ricorderete un Consigliere federale, presente su un luogo di gara, pose in evidenza che il sottoscritto aveva già in iniziato la campagna per il rinnovo delle cariche elettive. Ebbene, che male ci sarebbe? E’ un delitto forse porsi in alternativa a qualcuno e per farlo si frequenti i luoghi di gara? Soprattutto se si vuole cercare di confutare legittimamente le opinioni di natura politica si parli  e si espongono pensieri ed idee alternativi alla gestione attuale?

Forse ciò non è a tutti consentito, ma per quanto mi riguarda essendo un uomo libero da condizionamenti la mia aspirazione è quella di cercare di arrivare all’essenza delle cose e di realizzare dei progetti nell’interesse dell’intero movimento sportivo a cui ho dedicato una vita, naturalmente sempre nel rispetto della libertà e della dignità di tutti.

Ora vi chiederete:” ma perché RINALDI dice queste cose?” Ve lo spiego subito. Il Presidente Federale per contrastare l’unità e la forza delle società laziali affermò per diverso tempo e soprattutto prima e dopo l’Assemblea di Ravenna, che il Lazio voleva impadronirsi della Federazione, senza riconoscere che il movimento laziale è uno dei più produttivi: ma cosa ha fatto per questa regione? Niente poiché la regione si è sempre tirata su le braghe da sola e non ha mai avuto velleità e aspettative di alcun genere.

Oggi dal sito federale si legge che il Presidente ha partecipato alla seduta del Comitato Regionale tenutasi in data 3.05.12, affermando tra l’altro che “La scherma laziale è una delle realtà pilastro del movimento schermistico italiano. Ho preso atto di alcune meritevoli iniziative poste in essere e che ben si inseriscono nel percorso intrapreso dalla Federazione Italiana Scherma, sia in termini di promozione che di crescita dell'intero mondo della scherma italiana”.

Voglio ricordare al Presidente federale e a tutti noi che la Regione Lazio, rappresentata  egregiamente dal suo Comitato Regionale, da sempre è una realtà pilastro del movimento schermistico italiano; sembra alquanto strano che lo stesso Presidente  ha dovuto ammettere la realtà dei fatti solo ora che si avvicina la scadenza del quadriennio olimpico, con conseguente rinnovo delle cariche federali e solo ora dopo che il sottoscritto, che in un certo qual modo è espressione di questa regione, ha rappresentato le proprie dimissioni da qualsiasi incarico federale. Ma se per farglielo ammettere c’era bisogno che RINALDI si facesse da parte, sono fiero di aver rassegnato le dimissioni dalla carica di Consigliere.

Come interpretare La partecipazione del Presidente alla riunione del Comitato se non come un momento di promozione di se stesso e quindi di campagna elettorale? Il 5 p.v. parteciperà anche all’Assemblea dell’A.I.M.S. quindi come vedete non perde occasione per fare politica, aggiungo anche legittimamente. Allora prima di guardare la pagliuzza nell’occhio altrui si guardi la trave nel proprio.

Ad maiora

Ezio RINALDI


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